Progetto G. Dal piano educativo individualizzato al progetto di vita
Il ritardo mentale secondo il DSM-IV-TR
Il DSM-IV stabilisce tre criteri per definire il RM:
Criterio A: un funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della norma, ovvero, un QI inferiore a 70 sulla base dei test cognitivi specifici.
CRITERIO B: una importante compromissione del comportamento adattivo in almeno 2 delle seguenti aree delle capacità di prestazione: comunicazione, cura della persona, vita in famiglia, capacità sociali/interpersonali, uso delle risorse della comunità, autodeterminazione, capacità di funzionamento scolastico, lavoro, tempo libero, salute e sicurezza (M.G. Strepparava, E. Iacchia 2012).
CRITERIO C: l'esordio prima dei 18 anni di età.
Il DSM suddivide in 4 gradi la gravità di menomazione intellettiva in base al valore del Qi del soggetto.
Ritardo mentale lieve:livello del QI da 50-55 a circa 70
Ritardo mentale moderato:livello del Qi da 35-50 a 50-55
Ritardo mentale grave:livello del Qi da 20-25 a 35.50
Ritardo mentale gravissimo:livello del Qi inferiore a 20-25
Ritardo mentale di gravità non specificata: si suppone ci sia un ritardo mentale ma il Qi non è valutabile con i test standard.
La compromissione del comportamento adattivo viene considerata conditio sine qua non per la diagnosi. Occorre però considerare anche che la nostra società pone richieste talmente elevate, che un numero sempre crescente di soggetti non è in grado di soddisfarle, nonostante dimostrino in altri ambiti sufficienti capacità cognitive.
Così come accade per altri disturbi i nuovi criteri diagnostici del DSM-5 sono in parte modificati: vengono meglio specificate le aree del funzionamento mentale che possono essere deficitarie (problem solving, pensiero astratto, apprendimento scolastico e dall'esperienza, ragionamento e pianificazione); è stato eliminato il riferimento a specifici punteggi di Qi come criterio di differenziazione, chiedendo invece di valutare la posizione del soggetto rispetto ai punteggi collocati due o più deviazioni standard sotto la norma in relazione alla popolazione dell'età e gruppo culturale del soggetto, sottolineando la necessità di fare queste valutazioni con strumenti standardizzati, psicometricamente validi, ma anche culturalmente appropriati (M.G. Strepparava, E. Iacchia 2012).
Una delle critiche maggiori mossa ai classici metodi di misurazione dell'intelligenza è il loro stretto legame con il livello di acculturazione del soggetto che ne è solo un aspetto. Ancora oggi gli strumenti che misurano il Qi fanno riferimento prevalentemente agli apprendimenti scolastici e non valutano sufficientemente le abilità e gli apprendimenti pratici, sociali e personali del soggetto; viene maggiormente sottolineato il ruolo del funzionamento adattivo (o disadattivo) della persona come fattore essenziale della diagnosi, sottolineandone sempre il rapporto con il gruppo e la cultura di appartenenza e la presenza di restrizioni significative alla partecipazione del soggetto alla vita quotidiana. Le aree usate per stabilire il grado di adattamento sono le dimensioni che maggiormente contribuiscono al migliore o peggiore funzionamento dell'individuo: partecipazione sociale, comunicazione con gli altri, funzionamento a scuola o al lavoro, indipendenza personale a casa o in comunità. Viene valutata anche la necessità di un sostegno per vivere una vita indipendente (M.G. Strepparava, E. Iacchia 2012).
Alcuni bambini presentano importanti problemi emotivi, altri invece sono ben adattati, in relazione alla gravità del disturbo si opereranno o meno interventi di sostegno che portino il bambino ad uno stile di vita integrato e autonomo.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Progetto G. Dal piano educativo individualizzato al progetto di vita
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Informazioni tesi
Autore: | Federica Massaro |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Gestione dell'intervento educativo nel disagio sociale |
Relatore: | Piera Carla Cicogna |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 109 |
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