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Il territorio del Salto-Cicolano. Un patrimonio ambientale, culturale e produttivo da valorizzare.

Il rigoroso accentramento del Salto Cicolano e la casa contadina

Marcato si presenta il fenomeno della concentrazione della popolazione nell'ex circondario di Cittaducale dove le motivazioni, oltre che nelle ragioni difensive, vanno ricercate nella struttura della proprietà terriera storicamente incentrata su di un inquadramento signorile vigile e rigoroso che per mantenersi tale ha presupposto l'accentramento della popolazione in spazi rigidamente delimitati. Questo, associato alla scarsa produttività di questa area montana, ha di fatto impedito il diffondersi della mezzadria e di conseguenza l'edificazione di abitazioni su fondi agricoli (Lorenzetti, 2009).

Inoltre la ristrettezza dei fondi vallivi, condizione sfavorevole all'insediamento, fa si che questo preferisca di solito evitarli, localizzandosi lungo i versanti o più spesso sulla sommità di poggi e speroni montuosi, al di sopra dei tratti più scoscesi dei versanti; nella Valle del Salto infatti una gran parte dei centri e quasi tutti i maggiori si trovano ad un altezza superiore ad 800 metri (Prete, Fondi, 1957).
 
Questo territorio è strutturato in una molteplicità di centri, molti dei quali conservano ancora tracce di un ruolo sociale e politico ben più significativo rispetto alla situazione attuale nella quale molti sono stati abbandonati e gli altri hanno subìto nell'ultimo quarantennio il più alto tasso di spopolamento dell'intera provincia.

Ci troviamo in un'area strategicamente significativa per il controllo di importanti arterie commerciali e per quello dei percorsi di transumanza tra Abruzzo e Puglia, e fu quindi logico che tra il XIII e il XIV secolo gli Svevi e gli Angioni la includessero nella riorganizzazione del loro sistema economico e difensivo che prevede l'ampliamento e la fondazione di centri funzionali a questo scopo. Lo fecero attraverso metodi già ampiamente collaudati nei secoli precedenti concentrando cioè la popolazione di più centri minori in un insediamento di nuova fondazione garante di maggiori sicurezze in termini difensivi, ma anche capace di maggiori potenzialità fiscali. Questo comportò l'inevitabile crisi di numerosi insediamenti dai quali provennero gli abitanti dei centri di nuova fondazione e, consequenzialmente, la marginalizzazione e il progressivo depauperamento economico di vaste aree territoriali (Lorenzetti, 2009).

Un quadro esaustivo del popolamento di tutta l'Alta Sabina, corrispondente a grandi linee all'ex circondario di Cittaducale nella seconda metà del XIX secolo, ci viene fornito dal manoscritto di Antonio Piccinini redatto nell'Inchiesta Jacini. Piccinini rilevava che "…Gli abitanti vivono raggruppati in case più o meno numerose, non mai sparse, o almeno sono tanto rare da non poterle considerare che come eccezione gli aggruppamenti di case sono molto numerosi, e ogni capoluogo di comune è circondato quasi sempre da borgate, villaggi i quali costituiscono tante frazioni e formano parte integrale del comune medesimo". E più oltre "abitazioni rurali nel vero senso della parola non ne esistono che come eccezione e se in qualche comune ve ne ha un numero discreto, sono abitate solo nella stagione estiva" (Lorenzetti, 2009, pp. 112-113).

Questa situazione era determinata soprattutto dalla mancanza di diffusione in quest'area della mezzadria e lo stesso Piccinini notava come: "Si rileva una mancanza quasi assoluta delle colonie, e difatti la popolazione si reca ai lavori campestri e ritorna la sera nei paesi collocandosi il più spesso in abitazioni anguste senza risorsa alcune per comodità e in gran parte veramente insalubri" (ibidem). [...]

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Il territorio del Salto-Cicolano. Un patrimonio ambientale, culturale e produttivo da valorizzare.

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Informazioni tesi

  Autore: Rosanna De Angelis
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Geografia
  Relatore: Tiziana  Banini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 253

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