Gli articoli 76 e 77 della Costituzione Italiana
Il ricorso alla decretazione d’urgenza in parziale o totale mancanza dei presupposti giustificativi
Come già si è avuto modo di vedere nel paragrafo 2.1 della presente trattazione, il fenomeno della decretazione d’urgenza ha conosciuto una crescita esponenziale, sia sotto il profilo quantitativo, sia sotto il profilo qualitativo a partire dalla fine degli anni ’50, a riprova di come il riferimento ai presupposti giustificativi sia stato strumentalizzato a cominciare dai governi della prima Repubblica. Certamente le cifre sono ancora ben lontane dagli apici del ventennio fascista, ma è significativo il fatto che, durante la sesta Legislatura, furono emanati 124 decreti pari al 10% della produzione legislativa globale, a fronte dei 119 decreti-legge avutisi complessivamente nelle prime tre legislature.
Tuttavia, ciò che più interessa al di là del solo dato numerico, è che si sono ampliati, nel corso delle diverse legislature, i settori dell’ordinamento giuridico suscettibili di essere disciplinati per mezzo del decreto-legge. In particolare, hanno conosciuto una proliferazione i c.d. decreti-catenaccio, i decreti di emergenza per far fronte a situazioni calamitose, i decreti di proroga delle discipline e rapporti prossimi a scadenza, i provvedimenti “omnibus” contenenti le più disparate misure in un determinato settore.
Più discutibile si presenta, nondimeno, un’altra tipologia di decreti-legge: i c.d. decreti di riforma. Questi hanno conosciuto a partire dalla sesta legislatura una crescita non indifferente, e sono espressione di un fenomeno alquanto grave se si pensa alle materie che sono state regolate per mezzo dell’istituto in commento.
Più precisamente, ciò si verifica con le misure urgenti per l’Università adottate nell’ottobre del ’73, e con il decreto sulla durata massima di carcerazione preventiva e con il nuovo regime del mercato mobiliare e dei titoli azionari; ed ancora la prassi è confermata dalle norme di riforma in materia sanitaria, dall’istruzione del Ministero per i beni culturali e per l’ambiente, e dalle norme recanti la regolamentazione dei servizi radiotelevisivi. E’ evidente che simili provvedimenti governativi non presentano alcuna rispondenza ai “casi straordinari di necessità e d’urgenza”.
Anzi, sulla base di presupposti giustificativi, che nella maggior parte dei casi non hanno alcunché di oggettivo, “il Governo progetta ed erige interi edifici normativi destinati a durare nel tempo, sottraendoli al procedimento legislativo ordinario senza che lo imponga alcuna ragione oggettiva”. Su questa linea interpretativa, Predieri sostiene che nella prassi risiede una concezione “superestensiva del presupposto costituzionale”, per la quale “Governo e Parlamento interpretano la straordinarietà, necessità ed urgenza, facendo loro perdere ogni significato che non sia quello connesso al fatto della decisione”.
Di fronte a questa prassi stabilitasi nel corso delle varie legislature, certamente discutibile è stato l’atteggiamento assunto dall’organo legislativo, il Parlamento, il quale in un raro numero di casi ha esercitato la sua competenza a verificare la sussistenza dei presupposti legittimanti; e laddove ha esercitato un controllo maggiormente penetrante, è stato soltanto a fini puramente strumentali, oltre che politici, volti ad impedire la conversione in legge dei relativi decreti, in particolare ad opera di gruppi parlamentari non facenti capo alla maggioranza di Governo.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Gli articoli 76 e 77 della Costituzione Italiana
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Gianluca Grottola |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Giuliana Stella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi