Conflitti di giurisdizione e riconoscimento di sentenze nelle successioni internazionali
Il riconoscimento di provvedimenti stranieri e di provvedimenti stranieri di giurisdizione volontaria
La regola generale, enunciata dall’art. 64, sul riconoscimento delle sentenze straniere è integrata dalle disposizioni dei due articoli successivi, che peraltro in qualche misura si sovrappongono tra loro, posto che in entrambi ê usata l’espressione “provvedimenti stranieri”, suscettibile di comprendere tanto le sentenze che gli atti di volontaria giurisdizione.
Sebbene, seguendo la lettura suggerita dalla Relazione ministeriale, si possa ragionevolmente ritenere che l’art. 65 si riferisca anche alle sentenze, l’ampia formula legislativa appare giustificata dall’opportunità di prevenire l’insorgere di difficoltà in funzione di una possibile diversa qualificazione dei provvedimenti in questione. Nella sostanza, l’art. 65 - dando forza di legge ad una prassi già accolta dalla giurisprudenza su suggestione della dottrina -stabilisce che le sentenze in materia di capacità delle persone, di rapporti di famiglia e di diritti della personalità siano riconosciute automaticamente, in virtù del richiamo operato dalle (nostre) norme di conflitto all’ordinamento nel quale dette sentenze sono di per sè produttive di effetti, per essere state emanate dai giudici di quell’ordinamento o per essere ivi riconosciute ove emanate dai giudici di un terzo Stato.
Questa sorta di richiamo internazional-privatistico si pone come complementare rispetto alla norma generale sul riconoscimento delle sentenze straniere ed è subordinata a due sole delle condizioni da tale norma previste: nel procedimento straniero devono essere stati rispettati i diritti essenziali della difesa e dalla sentenza straniera non devono conseguire nel nostro ordinamento effetti contrastanti con i principi fondamentali che lo informano (il limite dell’ordine pubblico). L’automatico riconoscimento ê altresì disposto dall’art. 66 della Legge di riforma per i provvedimenti, anche in materia successoria, di volontaria giurisdizione, sempre che siano rispettate le condizioni di cui all’art. 65, in quanto applicabili. La trattazione in norme distinte da parte della Legge n. 218/1995, del riconoscimento delle sentenze straniere (art. 64) e dei provvedimenti di volontaria giurisdizione (art. 66), costituisce un’ulteriore difformità rispetto al nuovo regolamento sulle successioni internazionali, il Regolamento (UE) n. 650/2012, il quale ha disposto una disciplina unitaria per entrambe le tipologie di provvedimenti.
Il riconoscimento ex articolo 66 è subordinato al fatto che detti provvedimenti siano emanati dalle autorità dello Stato la cui legge è richiamata dalla nostra norma di conflitto o comunque produttivi di effetti in tale Stato, ovvero siano provvedimenti adottati dalle autorità di uno Stato che sia competente sulla base di criteri corrispondenti a quelli utilizzati dall’ordinamento italiano. La rilevanza dei provvedimenti di volontaria giurisdizione ha suggerito l’introduzione ad hoc per il loro riconoscimento. Poiché in relazione a tali provvedimenti, nel regime precedente la riforma, già si ammetteva l’ingresso dei relativi effetti in virtù del richiamo operato dalle norme di conflitto dell’ordinamento ove si sono prodotti, con la previsione di cui all’art. 66 viene a sovrapporsi, al reperimento di natura conflittuale, il riconoscimento del provvedimento estero come atto di natura giurisdizionale.
Dovranno ascriversi all’ambito di applicazione dell’art. 66 della Legge n. 218/1995 i provvedimenti stranieri, di fonte giurisdizionale, volti a realizzare, senza gli effetti propri del giudicato, un’attività di amministrazione pubblica del diritto privato. Tali provvedimenti assumono così, automaticamente, per effetto della pronuncia da parte dell’autorità estera ed in presenza delle condizioni indicate dalla norma, rilevanza nell’ordinamento interno in quanto atti giurisdizionali, venendo a determinare, in tale veste, la costituzione, modificazione o estinzione di stati o rapporti di carattere privatistico.
Il riconoscimento automatico dei provvedimenti di giurisdizione volontaria risulta condizionato dalla presenza dei requisiti di cui all’art. 65 (non contrarietà all’ordine pubblico e rispetto dei diritti essenziali della difesa) in quanto applicabili, e dal controllo della competenza del giudice straniero che ha emanato il provvedimento, Sotto quest’ultimo profilo la disposizione si avvale di criteri ulteriori rispetto a quelli indicati dall’art. 65.
Il riconoscimento è, infatti, previsto non solo nel caso in cui il provvedimento ê pronunciato dall’autorità dello Stato la cui legge ê richiamata dalle regole di conflitto di cui alla Legge n. 218/1995, o producono effetto nell’ordinamento di quello Stato, ancorché emanati da autorità di altro Stato, ma anche quando esso è pronunciato da un’autorità che risulta competente in base ai criteri corrispondenti a quelli propri dell’ordinamento italiano. Rilevano dunque, ai fini del controllo di competenza, sia i criteri di collegamento operanti in tema di diritto applicabile, sia i criteri di giurisdizione interni. In relazione a questi ultimi, il riconoscimento automatico risulta ulteriormente subordinato ad una valutazione di corrispondenza, che dovrà essere condotta sotto il profilo degli effetti, ritenendosi positivamente esperita tale valutazione ove l’applicazione del criterio sulla base del quale si è radicata la competenza giurisdizionale del giudice straniero conduca ai medesimi effetti che si sarebbero prodotti sulla base dell’applicazione delle norme interne.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Conflitti di giurisdizione e riconoscimento di sentenze nelle successioni internazionali
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Menicucci |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Simone Marinai |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 184 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi