Il recesso del socio nelle società per azioni
Il recesso nei gruppi
Nel corso degli ultimi anni la ricerca di ridurre i costi e di creare economie di scala ha dato vita, anche in Italia, a fenomeni concentrativi per cui, nel panorama industriale, hanno cominciato ad assumere sempre maggiore rilevanza le imprese intese come gruppo. Il legislatore, con l'eccezione di alcuni casi estremi, è rimasto inerte, non dando il giusto valore alle peculiarità che derivano dal fatto di avere una struttura imprenditoriale basata sulla interdipendenza di diverse entità soggette ad un unico centro di comando.
Il gruppo di imprese, infatti, si concreta in un'aggregazione di imprese che, sebbene assoggettate ad una direzione unitaria imposta da una società capogruppo (o holding), restano formalmente autonome e indipendenti tra di loro e a riprova di ciò sta il fatto che ciascuna società del gruppo risponde con il proprio patrimonio solo ed esclusivamente dei propri debiti.
La legge delega di riforma del diritto societario ha sottolineato nell'art.10 l'esigenza di apprestare un'apposita disciplina del fenomeno dei gruppi e in ottemperanza a tale propensione il decreto legislativo del 17 gennaio 2003 n.6 ha introdotto il capo IX “ Direzione e coordinamento di società”.
Al riguardo, il legislatore delegato, malgrado il ripetuto riferimento esplicito al termine «gruppo» operato dalla legge delega, ha scelto di adoperare la diversa espressione «attività di direzione e coordinamento», pure presente nella medesima delega, stante la centralità, nella problematica inerente in generale ai gruppi di società, del fenomeno della responsabilità della controllante nei confronti dei soci e dei creditori della controllata, e conseguentemente la rilevanza della semplice circostanza di fatto del potere di direzione e coordinamento riconducibile al perseguimento di un preciso interesse imprenditoriale.
Prima di passare all'esame delle singole situazioni che possono dare luogo all'esercizio del diritto di recesso, è opportuno precisare che lo stesso legislatore delegato offre delle presunzioni semplici, e determinati indici, per tracciare i contorni del fenomeno "gruppo".
In particolare a norma dell'art. 2497-sexies, comma 1 c.c., le società e/o gli enti tenuti al consolidamento dei bilanci, o che esercitano il controllo ai sensi dell'art. 2359 c.c., si presume, salvo prova contraria, che esercitino attività di direzione e coordinamento.
Inoltre, la disciplina dei gruppi è applicabile in relazione a quelle situazioni nelle quali l'esercizio dell'attività di direzione e coordinamento di società avviene sulla base di un contratto con le società medesime o di clausole contenute nei loro statuti (art. 2497-sexies, comma 2 c.c.).
Quanto invece al soggetto che in virtù di un rapporto di fatto (derivante da controllo ovvero dal consolidamento del bilancio) o comunque in forza di particolari vincoli negoziali (discendenti da un contratto o da una clausola statutaria), esercita il potere di direzione e coordinamento, può trattarsi di qualunque società o ente (si tratta di termini adoperati dal legislatore delegato all'art. 2497, comma 1c.c.). Non è peraltro chiaro se, a seguito della riformulazione della norma citata, sia da ritenere che tale soggetto possa essere nella specie anche una persona fisica.
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Il recesso del socio nelle società per azioni
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Informazioni tesi
Autore: | Armando Scarpa |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Cremona |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Marco Saverio Spolidoro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 190 |
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