Il rating di legalità. È un fattore di accrescimento del valore d'impresa e del suo merito creditizio?
Il rating pubblico
Uno speciale rating esterno è il rating pubblico che si sostanzia in una valutazione resa pubblica del merito creditizio delle medie e piccole imprese e delle società non quotate in borsa.
In Italia le agenzie ECAI riconosciute e iscritte all’albo, che possono emettere valutazioni pubbliche sotto la vigilanza ESMA sono 5: Cerved Group che ha stipulato un apposito accordo con Confindustria all’inizio del 2015, DBRS, Fitchratings, Moody’s e Standard & Poor’s.
Per le imprese fornirsi di rating pubblico è un vantaggio per l’accesso a strumenti di debito e equità, non solo in Italia ma sull’intero territorio comunitario, stante la validità del rating pubblico riconosciuta a livello europeo. La novità è che il rating fino a qualche anno fa era una prerogativa solo delle corporate quotate in borsa, oggi invece è alla portata di ogni impresa che vuole vedersi certificato il proprio grado di solidità economica – finanziaria.
E’ uno strumento di comunicazione strategica per chi, grazie alla propria reputazione creditizia vuole dialogare con i propri finanziatori tradizionali, banche o altri partner commerciali. Il rating pubblico è un fattore importante per rendere il sistema economico delle PMI italiane più trasparente agli occhi degli investitori e spingerli a mobilitare risorse che sinora hanno finanziato solo in modo marginale le PMI, incrementando il mercato dei mini bond. Allargando i propri orizzonti di accesso al credito le PMI possono accrescere le loro dimensioni anche oltre frontiera.
L’emissione del rating pubblico segue le stesse fasi dell’emissione del rating esterno tradizionale e il processo ha la durata di circa 5 settimane. Esso inizia con il conferimento del mandato, a seguito del quale la società raccoglie delle informazioni tramite incontri tra analisti e impresa che fornisce sia informazioni pubbliche che riservate. Alcune informazioni raccolte finiscono negli archivi della società e sono:
1. I bilanci regolarmente depositati (almeno 3);
2. le abitudini di pagamento;
3. il ceck relativo al gruppo cui appartiene l’impresa;
4. eventuali eventi negativi che hanno interessato management, amministratori e soci.
I dati memorizzati sono integrati da quelli forniti direttamente dall’azienda e riguardano:
1. Il bilancio non ancora depositato;
2. il business plan o budget;
3. i piani finanziamenti in essere;
4. il prospetto centrale rischi
5. l’elenco fornitori e principali clienti;
6. i concorrenti principali;
7. le certificazioni e licenze;
8. l’organigramma;
9. i cv delle figure chiavi aziendali.
Dopo l’analisi della totalità di questi elementi, segue una visita presso la sede aziendale, in modo da approfondire gli aspetti più rilevanti per il rischio d’impresa.
Successivamente si procede alla valutazione e all’elaborazione di un primo giudizio sottoposto al comitato rating. Gli analisti infine presentano al richiedente il rating informale proposto dalla commissione illustrandone la motivazione e ove non vi siano contestazioni e non siano richieste ulteriori informazioni e chiarimenti il rating è emesso pubblicamente il giorno lavorativo successivo.
Il giudizio di rating è espresso su scala alfa numerico che la Cerved Group a titolo esemplificativo riassume in 13 classi, raggruppati in quattro macro aree (sicurezza, solvibilità, vulnerabilità, rischio). Il rating pubblico è emesso su società italiane non finanziarie e può essere richiesto sia dal soggetto valutato (rating pubblico solecited) sia da altri soggetti quali fornitori, clienti, partner commerciali e finanziari del soggetto stesso (rating pubblico insolecited).
Il rating ha validità 12 mesi ed è costantemente monitorato ed aggiornato, ha un costo per le aziende con un minimo di 15.000 euro costo che aumenta all’aumentare del fatturato dell’azienda (De Stefanis, 2015; Cerved Group, 2015).
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Il rating di legalità. È un fattore di accrescimento del valore d'impresa e del suo merito creditizio?
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Informazioni tesi
Autore: | Carla Nicolay |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli studi di Napoli "Parthenope" |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Finanza |
Relatore: | Maria Grazia Starita |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 138 |
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