Pianificazione e partecipazione - Il caso del ponente genovese

Nel 1999, al fine di migliorare le condizioni di vita degli abitanti e di modificare l’immagine negativa del quartiere, è stato avviato un processo di sviluppo locale partecipato volto a favorire la condivisione delle azioni di tipo sociale ed urbanistico.
L’azione di governo del processo si regge su un percorso partecipativo e concertativo che richiede il raccordo con gli attori sociali ed economici riconosciuti nell’area.
Il tavolo sociale, formato da associazioni ed enti attivi sul territorio, ha dato vita al Comitato per lo sviluppo della Falchera, organismo che progetta e realizza annualmente un programma di attività (eventi, sportello informativo, iniziative socio-culturali) sostenuto dal Comune. Lo strumento scelto per l’intervento a Falchera non è stato un programma urbano complesso, bensì è stata percorsa la strada delle “azioni di sviluppo locale partecipate” che mettono in atto piccoli interventi di veloce realizzazione, individuati in collaborazione con i comitati di quartiere.
Tra le iniziative si segnalano:
• Nel 2002 l’inaugurazione del Laboratorio di quartiere, uno spazio dedicato ai cittadini e sede delle attività del Comitato, tra le quali la redazione del giornale di quartiere Gente di Falchera
• Nel 2004 la pubblicazione del libro di memorie “Falchera 50 anni!” da parte del comitato di redazione
• Nel 2005 la costituzione del “Tavolo sociale giovani” ed individuazione della sede presso i locali dell’ex mensa della scuola Leonardo da Vinci, inaugurata nel 2007
• 2007: seminario sulla condizione giovanile “Indovina chi viene a cena?”
Tra gli interventi di riqualificazione fisica più significativi invece si ricordano:
• La riqualificazione di piazza Volgograd, nella Falchera nuova, con la partecipazione dei ragazzi della scuola Leonardo da Vinci nell’ambito delle attività del Laboratorio città sostenibile. La piazza è stata inaugurata nel 2001.
• La riqualificazione di piazza Falchera, centro nevralgico della Falchera vecchia, dal 2007 intitolata a Giovanni Astengo, progettista e coordinatore dei lavori di costruzione del quartiere. La piazza è stata riprogettata con la partecipazione degli abitanti nell’ambito del concorso “Centopiazze per Torino” e inaugurata nel 2004. A ciò è seguito il progetto “Carpini sull’acqua” per inserire i giochi d’acqua nella fontana della piazza
• La realizzazione di uno Skatepark (inaugurato nel 2009) nel cortile della scuola elementare Ambrosini, progettato insieme ai giovani del territorio
• L’attestamento della linea tranviaria 4 in via delle Querce, conclusosi del 2006