Le ''Donne'' di Bukowski: Charles allo specchio.

Nonostante le molte critiche ricevute, Bukowski ha ottenuto anche consensi positivi provenienti dall’altra parte della società americana, e soprattutto europea, quella società anti-conformista più affine a lui e visibilmente schierata a suo favore. Il pubblico in questione, ammirava, e ammira, oltre che i contenuti delle opere dell’autore anche e, forse soprattutto, il coraggio che quest’ultimo è riuscito a tirare fuori nel raccontare in modo aperto e sincero la sua vita e a confidare in toto i pregi e gli innumerevoli difetti che aveva.
Attraverso questo modo di essere, Bukowski trasmette ai suoi ammiratori il sentore di una realtà possibile da affrontare, quella realtà quotidiana contro cui tutti ci imbattiamo e che, a differenza di quella fittizia che in molti vogliono farci credere esista, solo tramite quei temi così sfacciatamente schietti ci fa prendere una visione del vivere non riposta soltanto nell’apparenza; perché infondo sappiamo che la vita non si basa su tendenze prettamente esteriori, bensì su tutt’altro. Per intendere l’onesto messaggio dell’autore, bisogna quindi decontestualizzare le sue parole e fare in modo che emerga in superficie il reale significato che, spesso e volentieri, si può incarnare in una tragica e scomoda scoperta: la verità. Bukowski quindi cattura l’attenzione di questo pubblico con la naturalezza e la sincerità; non è uno di quei personaggi che raccontano frottole, che fanno finta che il mondo sia un Paradiso Terrestre privo di serpenti pronti a porgere il frutto del peccato anzi, Bukowski piuttosto era sempre pronto a dire il contrario descrivendo costantemente l’Inferno con tutti i suoi attori e paesaggi di genere gotico e grottesco.
Bukowski quindi riflette la condizione di migliaia di uomini che subiscono il sopruso di una società limitante; perciò chi legge le sue pagine, cioè quel pubblico di cui parlavamo sopra, si ritrova in pieno con ogni parola detta e, dato che il nostro autore è riuscito nell’intento di sopravvivere a quella restrittività, i suoi convinti lettori si chiedono se non sia loro concessa la stessa sorte e quindi quello stesso riscatto che ha reso possibile il superamento di tante difficoltà da parte del nostro scrittore. Per questi lettori è importante avere sempre una salda coscienza delle cose poiché, come infondo pensava anche Bukowski, non credono nella giustizia divina: credono invece che ci debba essere una giustizia terrena e che spesso e volentieri creano da sé.
Ma naturalmente non tutti i lettori di Bukowski sono di questo tipo; è probabile anche che la conoscenza di un autore di questo calibro non comporti necessariamente il possesso, da parte del lettore, di una visione anticonformista ed individualista. Molti lettori posso anche essere spinti ad intraprendere una lettura di questo genere solo per puro caso o curiosità. Molti giovani, e forse anche gli adulti, per esempio, potrebbero essere interessati alla lettura di testi formati da uno spessore così ambiguo da interpretare e che a volte scambiano semplicemente per prosa, o anche poesia, di genere pornografico; ambito quest’ultimo che, a differenza di quanto quel pubblico più conservatore è solito predicare, piace sempre esplorare.