La finanza di progetto: art.153 del d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163

Trattando dell'evoluzione normativa del project financing, si è detto che questa ha trovato la sua massima espressione nel c. d. "terzo correttivo", la cui enorme portata innovativa è pressoché lampante.
Si ricorda, infatti, che rispetto alla previsione precedente in materia, si è provveduto all'abolizione di alcuni articoli dell'impianto originario, è stato reintrodotto il diritto di prelazione in favore del promotore e, cosa più importante, si è passati da un unico sistema procedimentale unitario, benché distinto in diverse fasi, a più sistemi procedimentali, ognuno con una sua struttura e delle sue peculiarità, come delineate nei paragrafi che precedono.
Tuttavia, il fermento innovativo riguardante la finanza di progetto non si è arrestato. Numerosi, anche in tempi recentissimi, sono stati gli interventi normativi che hanno "ritoccato" alcuni aspetti delle varie discipline contenute nel Codice dei contratti pubblici.
Per la materia di più stretta attinenza a fini di questa analisi, è da sottolineare l'intervento normativo innovativo operato con il Decreto Legge 13 maggio 2011 n. 70, recante "Prime disposizioni urgenti per l'economia" (c. d. "decreto sviluppo").
Tra le modifiche apportate da questo decreto è da rilevare, in prima battuta, quella del comma 9 dell'art. 153, il quale prevede, nell'attuale formulazione, che l'asseverazione dei piani economici e finanziari non è più di competenza esclusiva delle banche ma anche degli istituti di credito e delle società di servizi iscritte nell'elenco degli intermediari finanziari.
Ma la modifica di più ampia importanza, è senza dubbio quella apportata ai commi 19 e ss., che ha ridisegnato l'impianto procedurale del project financing in relazione al quarto modello procedimentale, nello specifico, quello "ad iniziativa privata".
La novellata disposizione contenuta nel comma 19, infatti, disciplina la proposta presentata dal soggetto privato la cui figura è distinta da quella del promotore, cioè quella del "proponente" già prevista dalla previgente normativa, ma con alcune significative differenze.
Come dichiarato dalla relazione illustrativa, la modifica mira ad incentivare l'intervento di capitale privato nella realizzazione di opere pubbliche, attraverso l'introduzione di una procedura che si caratterizza per snellezza e celerità.
In particolare, si consente il ricorso al project financing anche per le opere non presenti nella programmazione triennale delle pubbliche amministrazioni. Il privato, pertanto, può proporre all'amministrazione la realizzazione di un'opera pubblica attivando per tale via la procedura di approvazione del progetto e di affidamento della concessione di costruzione e gestione.