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La promozione della lettura nelle biblioteche pubbliche: il progetto Nati per Leggere

Il progetto

Nati per Leggere è un progetto nazionale, nato una decina di anni fa, più precisamente nel 2000, ispirandosi a progetti simili promossi negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. La nascita e la diffusione dell’iniziativa è stata possibile grazie ad un’insolita alleanza tra l’Associazione Italiana Bibliotecari (AIB), che riunisce più di quattromila tra bibliotecari e biblioteche, l’Associazione Culturale Pediatri (ACP), che riunisce più di tremila pediatri italiani con fini esclusivamente culturali e il Centro per la Salute del Bambino (CSB), associazione onlus, con sedi a Trieste, Napoli e Palermo che ha come obiettivi attività di formazione, di ricerca e di solidarietà per l’infanzia.

“L’obiettivo comune delle tre associazioni è la diffusione dell’amore per la lettura sin dalla più tenera età e della pratica della lettura ai bambini come strumento fondamentale per una positiva relazione adulto-bambino, basilare per lo sviluppo della persona”. Nati per Leggere parte proprio dal concetto base per cui un adulto che legge una storia compie un gesto d’amore: si può dire che questo sia l’assioma di NpL. Sul sito del progetto si legge: “ Amare la lettura attraverso un gesto d’amore: un adulto che legge una storia. Ogni bambino ha diritto di essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo cognitivo e affettivo. Questo è il cuore di Nati per Leggere”.

L’obiettivo per cui nasce NpL è promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i sei mesi e i sei anni, periodo fondamentale per la preparazione all’apprendimento scolastico, semplicemente facendo capire l’importanza che può avere un adulto che si pone in condizione di disponibilità, dono e ascolto leggendo ad un bambino. Questa la spiegazione che i fautori del progetto danno: “La stimolazione e il senso di protezione che genera nel bambino il sentirsi accanto un adulto che legge e racconta storie già dal primo anno di vita e condivide il piacere del racconto è impareggiabile. Il beneficio che il bambino trae dalla lettura a voce alta, operata in famiglia e in età pre-scolare, è documentato da molti studi. Il precoce e quotidiano contatto con i libri e la lettura mediati da mamma e papà favorisce il futuro scolastico dei bambini.

La qualità di queste esperienze precoci influisce sul loro linguaggio e sulla capacità di comprendere la lettura di un testo scritto all’ingresso della scuola”. Gli adulti sono una figura cardine all’interno di Nati per Leggere, che non nasce per dedicarsi esclusivamente ai bambini, ma è soprattutto un progetto di sostegno alla genitorialità. Tutto questo è espresso in maniera molto semplice dagli autori di Nati per Leggere anche attraverso il logo. Un logo serve a rappresentare graficamente un prodotto, un marchio; il logo di Nati per Leggere rappresenta proprio il concetto base del progetto: si vede infatti un’immagine che capita di vedere spesso in biblioteca, un adulto che tiene in braccio un bambino e insieme guardano un libro. Il disegnatore, Francesco Tullio Altan, creatore di famosissimi personaggi come la cagnolina Pimpa, ha in pochi tratti di colore rappresentato tutto: “la tenerezza dell’abbraccio materno, la confortevole posizione del bambino, il libro, tenuto in mano in modo che mamma e bambino possano leggerlo davvero insieme. Sulle pagine del libro non compaiono parole perché chi fa davvero il libro non è l’autore ma il lettore…La voce di chi legge dà vita alla pagina bianca, crea il miglior libro possibile, lo rende unico e lo consegna alla memoria del bambino che ascolta perché possa essere trasformato in ricordo”.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La promozione della lettura nelle biblioteche pubbliche: il progetto Nati per Leggere

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandra Rossit
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Conservazione dei Beni Culturali
  Corso: Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali
  Relatore: Riccardo Ridi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 87

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