L'elemento volontaristico nella condotta antisindacale del datore di lavoro
Il procedimento
La disciplina per la repressione della condotta antisindacale introdotta con l’articolo 28 della l. n. 300/1970 consiste in un procedimento che in alcun modo può essere accomunato agli altri tipi di “procedimenti speciali” previsti dal nostro legislatore.Per questo possiamo definirlo sui generis .
Non può considerarsi un procedimento di tipo cautelare, poiché ad esso non si applicano le regole procedurali previste per gli altri procedimenti speciali, tra cui quelle del procedimento cautelare uniforme ex art. 669 e ss. c.p.c.
Qualora il datore di lavoro ponga in essere una condotta giudicata antisindacale, l’articolo 28 stabilisce che, il procedimento in questione, è azionabile“su ricorso degli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali”, non essendo quindi legittimati ad azionarlo né il singolo lavoratore, né tutti i sindacati; la norma individua in modo specifico come i destinatari della stessa siano solo gli “organismi locali” che abbiano una diffusione a livello nazionale.
Come precisato dalla giurisprudenza di legittimità58 non occorre che l’organismo locale appartenga ad una delle maggiori confederazioni, ma è sufficiente che abbia una rilevanza su tutto il territorio nazionale e non solo a livello locale o aziendale.
Di recente, sul requisito della nazionalità, si è espressa nuovamente la Corte di Cassazione precisando che deve tenersi conto dell’attività concretamente svolta dall’associazione sindacale, poiché“ il mero dato formale della risultanza dello Statuto dell’associazione è di per se rappresentativo solo di un prefigurato obiettivo o autoqualificazione del sindacato”, quindi la diffusione sul territorio nazionale del sindacato deve essere effettiva e non programmatica.
Concedere la legittimazione all’azionabilità del procedimento ex articolo 28 ai soli organismi sindacali con rilevanza nazionale assolve allo scopo di garantire una maggiore affidabilità di questi e consente di evitare ricorsi di associazioni minori le quali, presentino sì una struttura stabile, ma si concretino in una dimensione solo locale o addirittura aziendale vedendo così inficiata la loro obiettività. Con tale previsione si cerca di affidare questo strumento processuale ad una organizzazione che lo sappia utilizzare responsabilmente non abusandone.
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L'elemento volontaristico nella condotta antisindacale del datore di lavoro
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Informazioni tesi
Autore: | Michela Boncio |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze giuridiche |
Relatore: | Stefano Bellomo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 77 |
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