La figura del religioso nelle opere di Emile Zola
Il prete, la donna e il confessionale in Zola
La confessione rappresenta un elemento della potenza ecclesiastica: il prete esercita il suo dominio grazie alla donna, più docile dell’uomo.
La direzione di coscienza gli permette dapprima di entrare nella coppia, nel caso di donne sposate, e poi di accendervi dei contrasti. In seguito trascina la donna nel turbine della folle devozione.
Il risultato è di distruggere la sua famiglia e il suo equilibrio. Dice René Remond :
“de son confessional le prêtre dresse les femmes et les filles contre les hommes. Par elles il cherche à s’assurer la domination au foyer”.
L’autore fa apparire i preti antipatici poiché disprezza il loro modo di manipolare le persone, dubita della loro integrità e del loro disinteresse sessuale. L’esempio di Vuillet, ne 'La fortune des Rougon', che penetra nei più segreti meandri dell’anima delle devote con “des voluptés de prêtre curieux s’âppretant à savourer les aveux des pénitentes” annuncia l’agire dei preti in Vérité.
Jules Michelet evoca ugualmente l’unione intima del prete e della donna resa possibile dal confessionale: “elle inferme dans un coin l’étroit réduit de chêne noir, où cet homme ému, cette femme tremblante, réunis si près l’un de l’autre, vont causer tout bas de l’amour de Dieu”
Quest’ultimo ha commesso un atto sacrilego tenuto conto che ha rotto il voto di castità. E’ in questo senso colpevole, ma anche perché tenta la donna e s’impadronisce della sua anima sfruttando il confessionale che dovrebbe essere unicamente luogo e strumento di purificazione.
In un altro romanzo, ad esempio, analizzando l’incontro tra Lisa Queneu e padre Roustan a Saint-Eustache, la chiesa delle Halles, risulta chiaro che non è certamente quello di una devota e del suo confessore: Lisa vede nella religione unicamente l’utilità sociale, non viene quindi per una questione religiosa ma per avere un consiglio sull’atteggiamento da assumere nei confronti del cognato Florent, un personaggio complesso e pericoloso, che trattava in maniera azzardata di delicate questioni di famiglia.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La figura del religioso nelle opere di Emile Zola
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Informazioni tesi
Autore: | Melania La Russa |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Tiziana Goruppi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 136 |
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