Post Human; dall'arte al cinema di David Lynch e di David Cronenberg

Come già accennato all'inizio del secondo capitolo il termine Post Human non riguarda una sola mostra ma bensì riguarda un ambito molto più vasto; basta sfogliare le riviste di "Flash Art" dal 1990 al 1994 per capire quanti artisti si sono dedicati in questi decenni alle tematiche postumane.

Ponendo degli esempi pratici saranno più evidenti le tematiche di questo movimento, del quale fino ad allora ho solo parlato senza esempi concreti.

Tratterò in particolare di Sterlarc nel campo delle nuove tecnologie, Orlan in ambito della chirurgia estetica e Cindy Sherman nella ricerca della identità tramite la fotografia.

Corpo e Nuove tecnologie: Stelarc

Il cipriota Stelios Arcadiou, in arte Stelarc, è il maggior esempio di un arte legata alle nuove tecnologie.

Già alla fine degli anni Settanta l'artista inizia a sperimentare, sul proprio corpo, i limiti biologici tramite le "Body Suspension"; performance in parte pubbliche nelle queli gli vengono posti sul corpo dei ganci e il corpo viene poi sollevato e lasciato in sospensione.

L'evento più importante si è svolto a Copenaghen dove Stelarc fu sospeso tramite una gru per più di 200 metri di altezza, per venti minuti, mentre degli altoparlanti riproducevano il suono del suo corpo durante l'evento.

Cito una frase dell'artista in merito alle ventisette sospensioni realizzate: "Nel passato abbiamo considerato la pelle come superficie, come interfaccia. La pelle è stata un confine per l'anima, per il sé, e contemporaneamente un'iniziazione al mondo. Una volta che viene tirata e penetrata con degli strumenti, la pelle come barriera viene eliminata."

Quasi contemporaneamente al periodo delle Sospensioni l'attenzione di Stelarc si focalizza anche verso la tecnologia e la robotica.

Sarà aiutato nelle sue realizzazioni da varie equipe di ingegnieri esperti di robotica che lo aiuteranno nelle operazioni e nelle produzioni degli innesti.

L'obiettivo di Stelarc è quello di non fermarsi al potenziale limitato del proprio corpo ma di perfezionarsi, amplificandone le capacità con innesti corporali tecnologici.

Cito in particolare le performances della terza mano, l'orecchio installato nel braccio, l'esperimento degli occhi laser e il terzo braccio robotico con il quale, durante una presentazione, scriverà su una lavagna la parola "evoluzione".

Quando Stelarc afferma che il corpo è obsoleto parla di un corpo che già non esiste più: è quello che s'immaginavano e vivevano gli esseri dell'era industriale.

Oggi i nostri corpi, intesi come insieme di carne, sensi, pensieri, tecnologia e comportamenti; sono più avanti delle nostre stesse idee.

La tecnologia diventa il materiale con il quale il nostro corpo può avvicinarsi alla perfezione, perciò non deve essere considerata come uno strumento soggiogante per l'uomo.

Con Stelarc si può parlare di tecnomutazioni, corpi e macchine che si innestano in una mutazione che ha come fine il perfezionamento; grazie a cui l'essere umano può continuare la sua evoluzione e amplificare le proprie capacità perchè solo modificando la fisiologia umana si potrà compiere questa metamorfosi. [...]