Analisi sismica della nuova banchina nel settore ''D'' del Porto di Gioia Tauro
Il Porto di Gioia Tauro
Il Porto di Gioia Tauro si trova sulla costa Occidentale della Calabria, affacciato sul Mar Tirreno, poco distante dallo stretto di Messina e dall’aeroporto di Lamezia Terme.
La posizione geografica del porto, che lo pone a poche ore di navigazione dalla rotta Suez-Gibilterra o Mare del Nord-Gibilterra, consente alle navi di deviare dalla rotta principale per scalare nel Porto. Inoltre è da mettere in risalto l’equidistanza tra i porti del Nord Europa, raggiungibili via terra (corridoio Adriatico e Tirrenico) ed i porti Africani. Il porto di Gioia Tauro ha avuto una svolta fondamentale con il protocollo di intesa del 1993 con il quale fu concordata la realizzazione di un grande “Container Terminal”.
Attualmente il porto, dopo l’ascesa degli ultimi anni, è stato classificato di rilevanza Internazionale ed è passato dalla competenza regionale a quella dell’Autorità Portuale.
Con legge Regionale n. 10 del 26 febbraio 2002, la Regione Calabria ha promosso l’istituzione di una “Zona Franca” nell’Area Portuale di Gioia Tauro; pertanto, visto l’importante risvolto dal punto di vista delle attività produttive e degli incrementi dei traffici che questo progetto determinerà, sarà necessario garantire adeguati collegamenti infrastrutturali del sito con le principali arterie di comunicazione.
Il Porto di Gioia Tauro ha uno sviluppo di circa sei chilometri parallelamente alla costa Calabra ed i suoi limiti territoriali si estendono per oltre un chilometro nell’entroterra.
I confini fisici del territorio portuale sono segnati attualmente da una recinzione metallica lungo tutto il perimetro che si sviluppa nell’entroterra, mentre dal lato del mare, le opere di protezione costiera costituiscono la principale barriera fisica per l’accesso alle aree portuali.
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Analisi sismica della nuova banchina nel settore ''D'' del Porto di Gioia Tauro
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Informazioni tesi
Autore: | Andrea Palmieri |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università Politecnica delle Marche |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Giuseppe Scarpelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 152 |
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