Linee di filosofia politica in Gerardo Bruni
Il pluralismo politico dei cattolici
Il primo riferimento al problema dei rapporti tra politica e cristianesimo, si trova nel saggio Sui rapporti fra stato e cittadino conformi all’etica cristiana.
In questo saggio, che è del 1924, Bruni respinge la possibilità di una politica “cristiana”, “perché di concezioni che nella storia si sono chiamate cristiane sono tante e non vorremmo confonderci con alcune di queste concezioni che a volte il dispotismo, a volte l’anarchia hanno esaltato”.
Nel discorso all’Assemblea Costituente sui rapporti fra Stato e Chiesa, Bruni riprende la tematica, sottolineando la necessità di una rigorosa distinzione della politica e della religione: “… non ci è lecito, sostiene Bruni, comportarci “come” cattolici quando ci troviamo sul terreno politico; siamo invece tenuti a comportarci sempre “da” cattolici, distinguendo, in tal modo, senza separarlo, l’ordine politico dall’ordine religioso.
Per questo Bruni rivendica il diritto alla libertà di scelta politica per i cristiani e cioè il pluralismo politico e partitico all’interno della comunità cristiana, e dichiara “una grande sfiducia nel riapparire di un partito che, in seguito all’appoggio ecclesiastico, avesse avuto la pretesa di rappresentare ufficialmente la politica dei cattolici italiani, siano essi stati socialmente conservatori o progressisti”.
Per opporsi al disegno di egemonia elettorale dei cattolici, espresso dalla Democrazia Cristiana nel dopoguerra, Bruni propone il Partito cristiano sociale.
L’etichetta “cristiana” viene data al partito proprio per mostrare come non esista di fatto un solo partito dei cattolici, e che è compatibile con l’essere cristiani una scelta non conservatrice.
Scrive in un opuscolo del partito: “il P.C.S. … non è un partito confessionale, cioè non vuole che una determinata organizzazione religiosa si appropri di particolari privilegi politici …”.
Il tentativo di creare una forza politica alternativa alla Democrazia Cristiana non riesce: Bruni non viene rieletto in parlamento nelle elezioni del 1948. Continuerà con altre forme a sostenere le sue idee.
Negli anni sessanta le sue lezioni universitarie non lasciano certo da parte la tematica dei rapporti tra fede e politica; anzi, essa fa da sfondo a tutta la sua speculazione.
Nel 1966 egli ancora afferma che “i cattolici fanno certamente anche loro della politica, del sindacalismo, della scienza ecc., ma non per questo essi riescono a qualificare cattolicamente tutti questi rami del sapere e delle azioni umane”.
Pertanto, la stessa fede può portare a una molteplicità di opzioni sul piano politico: “i cattolici – egli scrive – s’incontrano ovunque, … la loro religione non è maestra di scelte politiche, né maestre di queste scelte sono le autorità ecclesiastiche; … i cattolici entrano nella vita politica non come cattolici ma (quando ci riescono) da cattolici, assieme a non cattolici e … perciò si dovrebbero sentire offesi quando per esempio si parla di Stati “cattolici”, di governi “cattolici”, di partiti “cattolici”, di sindacati “cattolici”, ecc.
Nella Enciclica giovannea Pacem in terris, si richiamavano i cattolici “al dovere che hanno di partecipare attivamente alla vita pubblica e di contribuire all’attuazione del bene comune della famiglia umana e della propria comunità politica”.
Bruni commenta favorevolmente il testo: “qui non si chiede – egli scrive – alla Fede e all’amore dei cattolici di creare un ordine politico cattolico, non si chiede di creare una linea e una dottrina cattolica, vale a dire, una politica che si possa specificare come “cattolica”: una politica “cattolica” non è una politica? Si chiede ai cattolici di lievitare, animare, far crescere e rafforzare le istituzioni democratiche che, per essere ispirate al rispetto della persona umana, sono le istituzioni di tutti …”.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Linee di filosofia politica in Gerardo Bruni
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Mario Centini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1977-78 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filosofia |
Relatore: | Angelo Capecci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 47 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi