Riduzione di attività fisica per ansia cardiaca nella diagnosi di Sindrome di Brugada: indagine sull'impatto del monitoraggio cardiaco a lungo termine
Il pattern di tipo 1 intermittente
Date le analisi sopracitate, il pattern ECG spontaneo di tipo 1 sembra essere l’elemento più rilevante per la predizione di eventi aritmici. È tuttavia importante considerare che in molti pazienti il pattern di tipo 1 non è sempre manifesto, ma si slatentizza spontaneamente e in maniera non chiaramente prevedibile. Diventa quindi essenziale a scopo diagnostico e prognostico identificare il pattern di tipo 1 spontaneo. Uno studio condotto da Gaita et al. ha valutato il ruolo del monitoraggio periodico tramite holter 24 ore a 12 derivazioni (12L-Holter) per l’identificazione del pattern spontaneo e di conseguenza l’individuazione di un maggior rischio di MCI. Sono stati presi in esame 251 pazienti con pattern ECG di tipo 1 e divisi in due gruppi, di cui uno con pattern spontaneo (75 pazienti) e l’altro con pattern indotto farmacologicamente (176).
In tutti i pazienti è stato applicato un Holter a 12 derivazioni per 24 ore. La presenza del pattern di tipo 1 è stata definita come persistente (se rilevata per >85% della registrazione) o intermittente (<85%). Nel gruppo con pattern spontaneo, il 12% ha presentato un pattern persistente, il 57% intermittente e il 31% assente, mentre nel gruppo con pattern indotto farmacologicamente nessun individuo ha presentato un quadro persistente, il 20% intermittente e l’80% assente (figura 9). Da questi dati, si è dedotto che il pattern ECG spontaneo di tipo 1 può essere rilevato più frequentemente con il 12L-Holter che con il follow-up convenzionale tramite ECG periodici e può essere considerato come il test di screening primario, in particolare in presenza di un ECG diagnostico borderline. Lo studio inoltre ridimensiona il ruolo diagnostico dell’induzione del pattern di tipo 1 con farmaci bloccanti i canali del sodio, attualmente in classe di raccomandazione IIb e livello di evidenza C per la diagnosi di BrS in assenza di sincope aritmica o respiro agonico notturno, anamnesi familiare di BrS, familiarità per morte improvvisa prima dei 45 anni. In presenza di uno di questi elementi la classe di raccomandazione per la diagnosi di BrS in caso di induzione farmacologica del pattern sale a IIa (figura 10).
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Riduzione di attività fisica per ansia cardiaca nella diagnosi di Sindrome di Brugada: indagine sull'impatto del monitoraggio cardiaco a lungo termine
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Informazioni tesi
Autore: | Matteo Mazzega |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2023-24 |
Università: | Università degli Studi di Parma |
Facoltà: | Scienze Motorie |
Corso: | Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative |
Relatore: | GIAMPAOLO NICCOLI |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 28 |
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