Il marketing nel social web

Il passaparola è un fenomeno che esiste da sempre e che i marketers solo ora stanno imparando a sfruttare, amplificare e migliorare. L’associazione WOMMA(Word of Mouth Marketing Association: organo di autoregolamentazione formato da agenzie e clienti per un uso corretto del Wom marketing.) definisce il Wom marketing come “ l’arte e la scienza di costruire mutualmente, un beneficio consumer-to-consumer e consumer-to-marketer ”.

Il ruolo del word of mouth marketing è, di conseguenza, quello di riconoscere il concetto fondamentale che “rendere un cliente felice è il migliore investimento attuabile”. I clienti per potersi esprimere hanno bisogno della possibilità di farlo. Funzione del marketing è dare qualcosa ai clienti di cui valga la pena parlare. Grazie alle tecnologie dei nuovi media è infatti più semplice fornire gli strumenti per la condivisione delle proprie opinioni.

Una particolare evoluzione del Wom marketing è il Buzz marketing il cui scopo è alimentare le conversazioni delle persone attorno ad una marca o un prodotto/servizio. Secondo il WOMMA, il buzz marketing “consiste nell’utilizzo di intrattenimento o notizie di alto profilo per far parlare le persone della marca ”.

A differenza del passaparola, il buzz (termine onomatopeico che richiama il ronzio delle api) non si attiva autonomamente, ma innesca attività di marketing on-line e offline, al fine di ottenere un effetto di propagazione del “rumore”. Il buzz marketing è, in definitiva, l’insieme di operazioni di marketing non convenzionale volte ad aumentare il numero e il volume delle conversazioni riguardanti un prodotto o un servizio e, conseguentemente, ad accrescere la notorietà e la buona reputazione di una marca. Il buzz marketing si basa sulla forza degli opinion leader, persone che, grazie al loro carisma e alla loro autorevolezza, riescono a stimolare il confronto di un gran numero di individui.