Le lobby dell'energia in Italia - Il Caso SEL

L’iniziativa lucana si inserisce in un quadro particolarmente dinamico di protagonismo delle istituzioni locali nell’organizzazione e gestione dei c.d. servizi pubblici locali (con numerose ex municipalizzate trasformatesi in vere holding quotate in borsa), ma, per le sue finalità e caratteristiche, sembra piuttosto richiamarsi a best practices realizzate nelle realtà regionali d’Italia e d’Europa, da quelle di grande successo (come la società EHN costituita dal governo regionale della Navarra), a quelle di significativo impatto locale (come l’omologa ed omonima Sel SpA, multiutility della Provincia di Bolzano).
L’analisi del quadro istituzionale e legislativo è assolutamente rilevante per il settore energetico, dove alle normative internazionali (si pensi agli impegni derivanti dal Protocollo di Kyoto) si aggiungono quelle nazionali e regionali e dove le potestà regolamentari e gli iter autorizzativi influiscono in maniera determinante sullo sviluppo industriale del settore.
In questa sede sembra opportuno delineare i provvedimenti normativi specifici nazionali che hanno un diretto impatto sull’organizzazione e il business della SEL.
“Tra questi vanno ricordati il D.Lgs. n. 79/1999, il D.Lgs. n. 164/2000, la legge n. 239/2004 come modificata dalla legge n. 46/2007 e la legge n. 125/2007 che demanda all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas il potere di adottare, con propria deliberazione, disposizioni per la separazione funzionale, anche per lo stoccaggio di gas, secondo le direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE, la delibera n. 11/2007 dell’Autorità e s.m.i. Vanno richiamate inoltre le principali norme regionali di riferimento: la L.R. n. 13/2006 che istituisce la Società Energetica Lucana, la L.R. n. 9/2007 e la L.R. n. 31/2008, che delinea obiettivi aggiuntivi di produzione di energia per SEL”.
In verità, il posizionamento di una Società per Azioni a titolarità regionale in un mercato ampiamente liberalizzato e l’evoluzione di normative sempre più stringenti in materia di intervento pubblico nell’economia pongono alcune questioni preliminari e pregiudiziali di armonizzazione tra il perseguimento degli interessi generali di una comunità e la tutela della concorrenzialità del mercato energetico.
E dunque, anche se il campo di operatività di SEL non è propriamente riconducibile a quello della erogazione di local utilities, né essa è interessata in via prioritaria ad affidamenti in house di servizi pubblici, la definizione della sua mission non può ignorare le limitazioni e le prescrizioni che legislazione, giurisprudenza e dottrina pongono a carico delle imprese pubbliche sia in termini di estensione dei vincoli procedimentali propri degli organismi di diritto pubblico, sia in relazione alla necessità di evitare interventi distorsivi delle libere dinamiche di mercato e di tutelare la par condicio degli operatori economici, promuovendo in particolare la crescita delle imprese locali.