Notre - Dame de Paris: dalla letteratura al musical
Il musical
Da Notre-Dame de Paris, il grande schermo ha estratto pellicole fin dai tempi del muto, segnate delle orrorifiche trasformazioni nel gobbo Quasimodo di Lon Chaney, Charles Laughton e Antony Quinn; la Disney ne ha tratto un cartoon (a lieto fine) nel 1996; il coreografo francese Roland Petit ha messo in scena un balletto griffato Yves Saint-Laurent nel 1965.
Ma quando, nel 1998, Notre-Dame de Paris si è fatto musical, è diventato, per volere del suo demiurgo Riccardo Cocciante, un vascello musicale che attraversa spazi teatralmente atemporali. “Notre-Dame de Paris” è stata l’opera che ha rivoluzionato il modo di mettere in scena il musical, superando quella che era la tradizione americana di Broadway: l’obiettivo degli autori e del produttore era infatti quello di riportare in scena il melodramma ma in chiave moderna; il classico di Hugo ben si prestava a questa sorta di esperimento.
Il successo è stato mondiale e sono stati molti i musical prodotti sul modello di Cocciante e Plamondon, primi tra tutti “Tosca: amore disperato” di Lucio Dalla, tratto alla Tosca di Puccini, e “Dracula, opera rock”, che si ispira invece al romanzo gotico da Bram Stoker: entrambi sono prodotti da David Zard, già produttore del musical di Cocciante. Vittorio Matteucci, che in “Notre-Dame de Paris” interpretava Frollo, ha nell’opera di Dalla il ruolo di Scarpia, mentre in “Dracula, opera rock” interpreta lo stesso conte. Riscuotere lo stesso successo di “Notre-Dame de Paris” era però un’ardua impresa: superare i 15 milioni di spettatori e vendere 10 milioni di dischi in tutto il mondo è tutt’altro che facile.
Nel 2002, anno della prima rappresentazione in Italia, lo spettacolo contava già 8 milioni e 600 mila spettatori nelle oltre duemila repliche di un tour che aveva toccato Francia, Belgio, Canada, Inghilterra, Spagna e Libano. Per la prima tappa italiana, a Roma, si è creato un apposito spazio a Tor di Quinto, battezzato Gran Teatro, che vanta un palcoscenico di 500 metri quadrati con una scena larga 38 metri, lunga 16 ed un boccascena di 25. Al Filaforum di Assago, le dimensioni del palco e delle scene hanno costretto gli organizzatori a ridurre la capienza a cinquemila posti, in luogo dei normali dodicimila di cui l’impianto è capace per gli spettacoli ordinari.
La critica l’ha definito un vero e proprio kolossal teatrale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Notre - Dame de Paris: dalla letteratura al musical
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Margherita Lovino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e culture moderne |
Relatore: | Annamaria Laserra |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 72 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi