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Sperimentazione di un processo per l'interoperabilità semantica

Il modello di comunicazione a triangolo semantico

Introduciamo alcune definizioni che saranno utili a comprendere meglio il modello iniziale; successivamente descriveremo il protocollo di comunicazione.
Un modello di comunicazione è una quadrupla (S, R, M, CC) dove:
- S è il mittente che invia l’informazione
- R è il destinatario che riceve l’informazione
- M è il messaggio che veicola l’informazione ed è costituito da un insieme di segni
- CC è il canale utilizzato per la trasmissione

S e R vengono chiamati anche agenti comunicanti o, rispettivamente, sender agent e receiver agent. A questo punto è d’uopo fare due ipotesi: in generale un significato semantico relativo ad un oggetto del mondo reale è associato ad ogni singolo messaggio trasmesso; la trasmissione è indipendente dal canale utilizzato, pertanto in seguito sarà omessa la dipendenza da CC.

Dalle teorie semantiche sviluppate nel corso del XX secolo sappiamo che ogni segno si può vedere come dualismo fra significante e significato: il significante è la manifestazione esteriore del segno, quindi ha a che fare con il piano sintattico; il significato è il concetto cui il significante rimanda, quindi è relativo al piano semantico. Preservare la semantica vuol dire fare in modo che il destinatario sia in grado di ricostruire il significato del segno così come inteso dal mittente; nel caso in cui questo avvenga allora vorrà dire che la comunicazione ha preservato la semantica del messaggio.

Per arrivare ad un modello di comunicazione che preservi la semantica dobbiamo capire come è strutturato il significato di un segno; successivamente possiamo trasmettere insieme al significante anche tale informazione per ottenere una trasmissione semantica. Chiamiamo minima unità semantica (MSU) il minimo insieme di simboli che possono essere trasmessi in maniera tale da preservare la semantica del messaggio.

Il significante è soltanto un simbolo, una forma esteriore, convenzionale, che viene utilizzata per la comunicazione. A partire dal significante, la mente umana ricostruisce il significato, ovvero il concetto, l’immagine mentale di una qualche entità. A sua volta tale entità può essere collegata ad un oggetto esistente nella realtà da cui è nata l’immagine mentale.

Più in dettaglio diciamo che un messaggio trasmesso ha a che fare con gli oggetti del mondo reale ed è sempre caratterizzato da:
- una o più referenze interne: sono delle immagini mentali di oggetti reali dal punto di vista del sender agent
- uno o più referenti universali: sono gli oggetti del mondo reale che sono percepiti e che creano l’impressione nella mente
- un set di simboli: sono i simboli usati per la trasmissione del messaggio nella comunicazione, dove per simbolo intendiamo la parola che richiama il referente attraverso il processo mentale della referenza

In altri termini una referenza può essere vista come una sorta di associazione tra un oggetto reale (referente) e la sua rappresentazione nella memoria di un agente. Un aspetto importante di tale schematizzazione è che è impossibile passare dal simbolo al referente senza passare per la referenza. In questo modello, chiamato triangolo di Odgen-Richards, possono essere identificate tre entità indipendenti:
- un codice: l’insieme di simboli utilizzato per trasmettere i messaggi
- un mondo interiore: l’insieme dei concetti propri di ogni agente comunicante
- un mondo esteriore o reale: l’insieme di tutti i referenti agli oggetti reali e che vengono rappresentati nel mondo interno degli agenti comunicanti tramite referenze

Se per conoscenza intendiamo una rappresentazione del mondo esterno, allora il mondo interiore rappresenta la conoscenza del soggetto comunicante, mentre il codice rappresenta il mezzo espressivo. Pertanto l’arrivo di un messaggio, scritto secondo un codice comune, può provocare presso il destinatario un aumento di conoscenza; tale aumento di conoscenza costituisce l’informazione.

Il processo di comunicazione semantica si può quindi schematizzare nel modo seguente:
un mittente S vuole comunicare ad un destinatario R una certa informazione
tale informazione sarà costituita da un insieme di referenze che il mittente codifica attraverso il codice in un messaggio M
- il messaggio M viaggia lungo il canale e arriva al destinatario R
- il destinatario estrae i simboli costituenti il messaggio e associa i simboli alle referenze che possiede, in maniera tale che tali referenze rimandino ai referenti cui i simboli si riferiscono

Quindi possiamo dire che una comunicazione preserva la semantica se il destinatario R in seguito alla recezione di un messaggio M farà riferimento allo stesso insieme di referenti cui fa riferimento il mittente S nel momento di comporre il messaggio da inviare.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Sperimentazione di un processo per l'interoperabilità semantica

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Informazioni tesi

  Autore: Roberto De Caro
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria dell'informazione
  Relatore: Angelo Chianese
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 78

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