Conjoint Analysis: metodologie e applicazioni alla valutazione dei beni culturali
Il metodo dei “costi di viaggio” e dei “prezzi edonici”
Il metodo dei costi di viaggio si basa sulla considerazione che se gli individui non pagano direttamente per l’uso di beni culturali, devono però sostenere dei costi indiretti quando decidono di goderne.
È una tecnica derivata dagli economisti dell’ambiente ed è stata utilizzata per misurare il valore di servizi offerti da beni pubblici chiaramente localizzati sul territorio come per esempio parchi naturali, luoghi panoramici, castelli e grandi mostre d’arte. Questa tecnica si fonda sull’ipotesi che il consumatore/visitatore razionale si aspetti di ricevere un beneficio almeno pari al costo sostenuto per la visita e sulla considerazione che le visite diventano più rare in proporzione alla distanza tra i luoghi di residenza e destinazione della visita.
Per mezzo di interviste si raccolgono informazioni circa la distanza tra il luogo di residenza e il bene visitato e sulle spese di viaggio sostenute. I costi di trasporto e la curva di domanda consentono di stimare una misura della valutazione economica del consumatore-utente.
Questo metodo comporta svariati problemi tra i quali la difficoltà di isolare il beneficio derivante dal bene pubblico culturale e di valutare l’importanza del tempo impiegato per il viaggio.
[...]
Il metodo dei prezzi edonici si basa sull’assunzione che un bene è costituito da un certo numero di attributi che sono fonte di utilità per il consumatore. Questa tecnica si basa sulla stima del valore di questi attributi non di mercato, secondo l’ipotesi che differenze di prezzo riflettano le differenze di attributi1. Se due beni uguali in tutto, tranne che per una caratteristica differiscono nel loro prezzo, tale differenza è definita come il prezzo edonico di tale attributo non di mercato.
Questa tecnica può essere utilizzata solo su mercati perfetti dove i beni sono disponibili in grande quantità e varietà, le informazioni sono anch’esse disponibili agli attori e i costi di transazione sono nulli. Queste condizioni sono piuttosto rigide e si adattano in modo particolare al mercato immobiliare.
Un altro limite nel metodo riguarda le sue possibilità di impiego ai fini di decisioni di politica economica in quanto questa tecnica permette una valutazione ex post ossia dopo che il progetto è stato realizzato e una valutazione ex ante è fattibile solo per analogie di prodotti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Conjoint Analysis: metodologie e applicazioni alla valutazione dei beni culturali
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Informazioni tesi
Autore: | Vanessa Valentino |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Milano - Bicocca |
Facoltà: | Scienze Statistiche |
Corso: | Scienze statistiche |
Relatore: | Paolo Mariani |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 93 |
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