Il tutor nell'apprendimento. L'esperienza dell'Associazione Terzo Tempo di Roma
Il metodo d'intervento del tutor nello studio
Il tutoraggio nello studio proposto da Terzo Tempo prevede una metodologia strutturata che si applica in alcune fasi d'intervento e azioni intenzionali. Ciò può sembrare scontato, visto che l'intervento di tutoraggio dovrebbe essere considerato come un vero e proprio intervento pedagogico, ma l'analisi da me svolta in questa ricerca per esplorare l'offerta formativa esistente nel contesto italiano e i relativi servizi di tutorship non sempre propone un chiaro modello di intervento strutturato.
La metodologia di Terzo Tempo prevede momenti specifici nel tutoraggio, osservazione e valutazione delle competenze didattiche e strategiche dello studente, la costruzione di un patto-contratto con lo studente e la famiglia, la stesura di un Piano Personalizzato d'Intervento (PPI), il confronto in équipe, un approccio inclusivo e collaborativo con le altre figure educative, a partire dagli insegnanti. La strutturazione di una metodologia è stata avvertita dai soci fondatori come un'esigenza imprescindibile si è resa necessaria per rendere gli interventi più efficaci e la riflessione più sistematica. Seguire una metodologia strutturata, utilizzando contenuti semantici condivisi da tutti i tutor dell'associazione, non esclude anzi favorisce la personalizzazione dell'intervento, sia rispetto l'approccio e le modalità del singolo tutor sia rispetto alle peculiari esigenze del singolo studente.
La condivisione dei principi fondamentali che soggiacciono ad ogni intervento di tutoraggio nello studio, è il primo elemento metodologico che viene condiviso tra i tutor di Terzo Tempo. Come già detto in precedenza, il tutoraggio è inteso come una modalità di relazione educativa e come tale non può prescindere da un impianto teorico-filosofico di base, che strutturi e orienti l'azione educativa. L'importanza dei principi del tutoraggio nello studio è spiegabile, dunque, attraverso la ricaduta che gli stessi hanno sull'azione tutoriale. Aderire o meno ad alcune premesse teoriche determina e connota l'azione educativa intenzionale in tutti i suoi aspetti: credere che la responsabilità e il coinvolgimento dello studente sono elementi fondamentali del tutoraggio, significa impostare azioni che escludano qualsiasi forma di passivizzazione come ad esempio imparare meccanicamente. Significa sostenere lo studente nell'acquisizione di nuove abilità e competenze e incoraggiarlo, soprattutto nei momenti di possibile scoraggiamento, in cui alla messa in opera di una nuova metodologia di studio non corrispondono esiti scolastici positivi.
È importante che il tutor sappia tracciare un confine che separi le premesse pedagogiche funzionali al tutoraggio da quelle disfunzionali. Secondo Terzo Tempo sono funzionali al tutoraggio: rispetto della dignità dello studente, crescita personale, responsabilità, collaborazione, autonomia, principio di educabilità, rafforzamento della volontà, successo formativo.
Di contro non possono essere condivise, perché contrarie ai nostri principi di tutoraggio, le premesse pedagogiche che non tengano conto che crescita e autonomia dello studente costituiscono l'oggetto e il fine dell'azione educativa tutoriale. Ci riferiamo a quelle dinamiche psicologiche spesso riscontrabili in diverse forme di supporto allo studio e che possono essere sintetizzate come dipendenza, controllo, attenzione principale alla prestazione/rendimento scolastico, passività, isolamento, conformismo rigido.
Definire la cornice valoriale e pedagogica di riferimento è stato essenziale per l'associazione per chiarire e tener fede alla mission dichiarata nello Statuto.
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Il tutor nell'apprendimento. L'esperienza dell'Associazione Terzo Tempo di Roma
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Informazioni tesi
Autore: | Matteo Della Torre |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione "Auxilium" |
Facoltà: | Scienze dell'Educazione |
Corso: | Progettazione e coordinamento dei Servizi Socio-Educativi |
Relatore: | Enrica Ottone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 125 |
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