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Mass media, pregiudizio e paura del crimine: un'indagine con il Linguistic Category Model

Il Linguistic Category Model

Il Linguistic Category Model, proposto da Semin e Fiedler (1988), viene utilizzato per comprendere le interazioni sociali e prevede una classificazione in quattro livelli del materiale linguistico, in particolar modo dei verbi e degli aggettivi: si possono quindi distinguere verbi di azione descrittivi, verbi di azione interpretativi, verbi di stato, aggettivi. I verbi di azione descrittivi (di cui alcuni esempi possono essere: chiamare, dare un calcio, incontrare, baciare) hanno un elevato grado di concretezza e fanno riferimento ad uno specifico evento o situazione osservabile. I verbi di azione interpretativa (ad esempio: ingannare, imitare, aiutare, inibire) esprimono un rapporto di interazione e comprendono classi generali di comportamento; permettono l’interpretazione della situazione al di là della sua descrizione. I verbi di stato (per esempio: ammirare, detestare, odiare, apprezzare) si riferiscono a stati emotivi e psicologici, non a situazioni concrete. Infine, gli aggettivi (ad esempio: onesto, generoso, impulsivo, affidabile) sono utilizzati per descrivere disposizioni o tratti di personalità duraturi e stabili e non fanno alcun riferimento ad un contesto specifico. Maass e colleghi (1989), nel loro studio, hanno impiegato questo modello per verificare il possibile utilizzo di gradi di astrazione diversi nella descrizione di un comportamento positivo o negativo messo in atto da un membro dell’ingroup o dell’outgroup: ipotizzavano che livelli di astrazione più alti, con un maggior grado di generalizzabilità, avrebbero caratterizzato le descrizioni di comportamenti socialmente desiderabili messi in atto dai membri dell’ingroup e quelle di comportamenti indesiderabili messi in atto dai membri dell’outgroup; viceversa, gradi di astrazione più bassi, quindi meno generalizzabili, avrebbero riguardato descrizioni di comportamenti negativi dei membri dell’ingroup e di comportamenti positivi dell’outgroup. La loro ricerca ha confermato le ipotesi di partenza, a dimostrazione del fatto che l’utilizzo di diversi livelli di astrazione linguistica ha un duplice significato: da un lato conferma le aspettative stereotipiche legate all’outgroup; dall’altro protegge il proprio gruppo di appartenenza, rafforzandone l’identità sociale.

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Mass media, pregiudizio e paura del crimine: un'indagine con il Linguistic Category Model

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia D'andrea
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Michele Roccato
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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Parole chiave

mass-media
pregiudizio
paura del crimine
livello di astrazione

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