Rieducazione Funzionale del Legamento crociato anteriore

La sua origine è nella fossa intercondilare dell’estremità distale del femore e si inserisce sull’eminenza tibiale mediale (Zantop T. et al., 2005). È formato da una banda di tessuto connettivo denso che ruota attorno al proprio asse longitudinale, mostrando quindi un andamento a spirale. La relazione fra i due fasci anatomici che compongono il LCA, anteromediale e postero-laterale, varia in base ai gradi di flessione ed estensione del ginocchio. A ginocchio esteso, infatti, troviamo i due fasci in completa estensione e paralleli fra di loro, al contrario, quando il ginocchio è flesso, questi si incrociano per via dell’orientamento più orizzontale del fascio postero-laterale (Girgis F., et al., 1975).
Il legamento crociato anteriore è racchiuso all’interno di una struttura, composta da tessuto fibroso, che avvolge l’articolazione del ginocchio stabilizzandolo: la capsula articolare, la cui membrana sinoviale passa davanti al legamento crociato anteriore e posteriore. Trovandosi quindi a contatto con la superficie esterna di tale membrana ma al di fuori della cavità articolare, il LCA ha una sede intracapsulare ed extra-articolare.
Fra le funzioni del legamento crociato anteriore troviamo innanzitutto quella di dare stabilità al ginocchio, limitando lo scivolamento anteriore della tibia sul femore, caratteristica che verrà ampiamente approfondita successivamente. Altra importante funzione è quella di limitarne l’intrarotazione del ginocchio.
Va inoltre sottolineato come il LCA sia sede di vari meccanocettori: corpuscoli di Pacini, corpuscoli di Ruffini e terminazioni nervose libere (Georgoulis A.D., et al., 2001) influenzando direttamente il controllo neuromuscolare del ginocchio (Melick N., et al., 2016). Successivamente ad una sua lesione si possono quindi notare veri e propri cambiamenti nella strategia di controllo motorio, che andranno ad influire sulla propriocezione, sul controllo posturale, sulla forza muscolare e sugli schemi motori in generale (Decker L.M. et al., 2011). Per questo motivo un danno al legamento crociato anteriore può essere considerato anche una disfunzione neurofisiologia, oltre che una lesione muscolo-scheletrica periferica (Kapreli E. 2009).