Il contratto di leasing tra atipicità e tipizzazione
Il leasing: contratto socialmente tipico
Tornando a tempi meno recenti, è da registrare come all'atipicità legale di questa "nuova" figura contrattuale faceva da contro altare la sua tipizzazione avvenuta, ormai, sul piano fattuale, data la grande diffusione ed il successivo consolidamento nella prassi.
Il leasing, dunque, apparteneva alla categoria dei contratti c.d. nominati, ossia contratti "socialmente" tipizzati che, nonostante l'impossibilità di essere ricondotti ad uno schema legale tipico, sono utilizzati costantemente nella prassi e danno vita ad un nuovo tipo "sociale"; di fronte ad essi, nessun giudice compirà una valutazione specifica di meritevolezza, necessaria invece per i contratti puramente atipici (anche sul piano fattuale), essendo talmente diffusi da rendere tale apprezzamento giudiziale assolutamente superfluo.
Le ragioni di questa larga diffusione vanno ricercate, come visto, soprattutto sul piano economico (l'inflazione; la difficoltà e la lentezza del ricorso ai tradizionali canali di credito) e fiscale (la possibilità di dedurre il costo dei beni strumentali prevista per professionisti ed imprenditori).
Determinante è stato, nel corso degli anni, l'apporto della dottrina e della giurisprudenza nell'arginare qualsiasi perplessità in merito alla forma ed ai requisiti essenziali della locazione finanziaria, sopperendo alla lacuna normativa, integrando ed armonizzando la disciplina proveniente dalla prassi e fondata in particolar modo sulle condizioni generali di contratto predisposte dalle società concedenti.
Un altro importante contributo al consolidamento della figura negoziale si rinviene da parte delle norme sott'ordinate alla legge. Si fa riferimento, in particolare, alle raccolte degli usi redatte periodicamente dalle numerose Camere di Commercio. Quella di Milano, ad esempio, definiva il leasing mobiliare come "il contratto con il quale un soggetto detto locatore si obbliga a mettere a disposizione di un altro soggetto, detto locatario o conduttore, per un dato tempo, un bene mobile verso un corrispettivo a scadenze periodiche, determinato in relazione al valore del bene, alla durata del contratto ed altri elementi; detto bene è acquistato o fatto costruire dal locatore su scelta ed indicazione del conduttore con facoltà per quest'ultimo acquistarne la proprietà, alla scadenza del periodo del contratto, dietro versamento di un importo prestabilito".
Tra i formanti di natura sovranazionale che hanno concorso alla ricostruzione della fattispecie, un ruolo di primo piano è occupato dalla Convenzione Unidroit di Ottawa del 28 Maggio 1988, dedicata al leasing finanziario internazionale.
Questo viene analiticamente definito dall'articolo 1, 1°, 2° e 3° §, come: "L'operazione economica nella quale una parte (il concedente): a) stipula un contratto (il contratto di fornitura), sulla base delle indicazioni di un'altra parte (l'utilizzatore), con un terzo (il fornitore) in base al quale il concedente acquista impianti, materiali o altri beni strumentali (il bene o il bene strumentale) alle condizioni approvate dall'utilizzatore nella misura in cui lo concernono e b) stipula il contratto (il contratto di leasing) con l'utilizzatore dando a quest'ultimo il diritto di usare il bene contro pagamento di canoni. L'operazione presenta le seguenti caratteristiche: a) l'utilizzatore sceglie il bene ed il relativo fornitore senza fare primario affidamento sulla capacità di giudizio del concedente; b) il bene è acquistato dal concedente in collegamento con un contratto di leasing, stipulato o da stipulare tra concedente ed utilizzatore e di cui il fornitore è a conoscenza; c) i canoni fissati nel contratto di leasing sono calcolati tenendo conto in particolare dell'ammortamento di tutto o di una parte sostanziale del bene. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il contratto di leasing tra atipicità e tipizzazione
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Informazioni tesi
Autore: | Paolo Condò de Satriano |
Tipo: | Laurea magistrale a ciclo unico |
Anno: | 2020-21 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Enrico Del Prato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 171 |
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