Il metodo Temple Grandin applicato all'analisi dei bovini da carne allevati in Italia

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Un’area dove il benessere animale è realmente migliorato è la gestione di un grande numero di bovini. Quando Grandin ha iniziato la sua carriera negli anni ‘70 e ‘80, la gestione degli animali era estremamente brutale e il pungolo elettrico veniva usato nella gran parte dei casi. L’uso del pungolo elettrico e l’eccessiva pressione dei sistemi di contenimento possono aumentare sia le vocalizzazioni (muggiti e lamenti) e sia i livelli di cortisolo (Grandin, 2001), infatti uno studio brasiliano mostra che migliorare le pratiche di gestione nei bovini, eliminando anche le grida e l’uso del pungolo elettrico riducevano i livelli di cortisolo (Grandin, 2016). Grandin (2006) ha affermato che, la percentuale del punteggio delle vocalizzazioni durante le manipolazioni e lo stordimento negli anni 1996, 1999 e 2003 sono diminuiti da 8, a 2.4 e 2. Dopo 4 anni di audit da parte dei rivenditori come McDonald e Wendy (Grandin, 2012), i punteggi sull’utilizzo dei pungoli elettrici è stato ridotto al 15% (Grandin, 2005).

Esistono diversi meccanismi per migliorare la gestione, indipendentemente dalla situazione. In primo luogo, può essere modificato l'ambiente fisico per ridurre al minimo che i bovini si impuntino e per migliorare il flusso del bestiame (Grandin, 2001). In secondo luogo, uno scarso uso del pungolo elettrico, delle vocalizzazioni e delle cadute possono essere raggiunti modificando il comportamento dell’uomo: migliore formazione dei dipendenti, maggiore supervisione e muovendo ridotti gruppi di bestiame. In terzo luogo, diversi studi hanno dimostrato che abituare il bestiame alla manipolazione può aiutare a ridurre lo stress quando i bovini verranno manipolati in futuro (Fordyce, 1987; Grandin, 1997; Cooke et al., 2009, 2012; Petherick et al., 2009).

Secondo Grandin per superare un audit del benessere, un allevamento debba ricevere un punteggio accettabile su tutti i seguenti punti critici:
* qualità dell'aria nelle strutture interne,
* densità di allevamento degli animali,
* condizione di pelo/piuma,
* zoppia, lesioni, condizioni del corpo, pulizia dell’animale e
* bassi livelli di comportamenti anomali

Un punteggio non riuscito su uno qualsiasi dei punti critici sopra indicati sarebbe un fallimento automatico. Individuare determinati problemi di benessere degli animali, come un'alta percentuale di animali zoppi, storditi, feriti e ovviamente animali malati, è più facile che stabilire se il benessere di un animale sia veramente positivo (Grandin, 2014).