Il lavoro in carcere: analisi normativa e realtà empirica
Il lavoro carcerario nell'epoca moderna: l'esperienza anglosassone e dei Paesi Bassi
Nell'esaminare l'istituto del lavoro carcerario, come già accennato, non si può prescindere, seppur brevemente, da alcune considerazioni storiche, riguardanti i Paesi in cui esso ha avuto origine, e cioè l'Inghilterra e l'Olanda.
Tra il XV e il XVI secolo in Inghilterra si manifestarono forti cambiamenti sociali. A causa, infatti, della recinzione delle terre comuni e dell'inefficienza del metodo di produzione medievale, cui fece seguito un carico di lavoro sempre più pesante sulle spalle dei contadini, questi ultimi iniziarono a lasciare la campagna e a trasferirsi nelle città britanniche. Spesso, però, questi ex contadini si trasformavano in vagabondi, mendicanti e addirittura in briganti.
In un primo momento si pensò di reprimere in maniera violenta e sanguinaria tali fenomeni.
Nel 1555, però, il re Filippo decise di aprire le porte del palazzo di Bridewell a questa nuova classe sociale per formarla attraverso la disciplina e il lavoro obbligatorio, in particolare nel settore tessile, al quale gli internati non potevano sottrarsi, pena il trasferimento nelle carceri comuni. Restavano esclusi da queste nuove istituzioni coloro che si erano macchiati di reati particolarmente gravi.
Sull'esempio di Bridewell iniziarono a sorgere in tutta la Nazione diverse houses of correction o workouses.
Anche in Olanda, nel 1596, in un ex convento nacque la prima casa lavoro, cd. rasp huis, dove i detenuti erano dediti ad attività manifatturiere. Il termine rasp huis derivava dall'attività di grattugiare il legno per farne una polvere da cui si ricavava il pigmento in cui intingere i filati.
Qui, però, a differenza che in Inghilterra, l'origine di tali misure derivava dalla mancanza di forza lavoro a causa dell'incremento dei traffici commerciali del regno olandese. [...]
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Il lavoro in carcere: analisi normativa e realtà empirica
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Informazioni tesi
Autore: | Myriam Favia |
Tipo: | Laurea magistrale a ciclo unico |
Anno: | 2017-18 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Luigi Pannarale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 107 |
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