Formule tradizionali e dinamiche innovative nella fiction italiana. Il caso de I Liceali
Il lato fantasy del teen drama. Da Buffy the Vampire Slayer a The Vampire Diaries.
Into every generation she is born. One girl in all the world, a chosen one. She alone will stand against the vampires, the demons, and the forces of darkness. She is the Slayer.
Così si apre il primo episodio del teen drama Buffy the Vampire Slayer, voice-over che racchiude in sé l’essenza di tutta la serie, ponendo l’accento sulla dimensione horror che la caratterizza e presentando la protagonista, la “prescelta che si erge contro i vampiri, i demoni, e le forze delle tenebre [...] la cacciatrice”. Molto simile è la presentazione che si trova diciassette anni dopo nel pilot di The Vampire Diaries, quando il protagonista, Stefan, che questa volta non è un essere umano ma un vampiro, sempre in voice-over ci introduce nella narrazione:
Per più di un secolo ho vissuto nel segreto, nascosto nell’ombra, solo al mondo, fino ad ora. Sono un vampiro, e questa è la mia storia.
Due serie quindi che mettono in scena due punti di vista (l’umano e il soprannaturale) e che sfruttano la dimensione fantasy (presenza di elementi soprannaturali, in questo caso specifico i vampiri) per raccontare le vicende dell’incontro-scontro tra i due mondi.
Ma quali sono le caratteristiche specifiche di questo genere di horror teen?
Primo aspetto. Protagonisti dei racconti teen dal carattere fantasy sono due mondi.
Da un lato c’è la dimensione umana, dall’altro la dimensione soprannaturale. Entrambe possono essere rappresentante da adolescenti o adulti, anche se poi tempi e serie diverse tenderanno a privilegiare età differenti. Nel caso delle due serie qui menzionate, Buffy predilige una dimensione umana e soprannaturale prettamente teen (la cacciatrice è una teenager così come gli amici che le stanno accanto e l’aiutano nella lotta contro il male; i vampiri sono per la maggioranza dei ragazzi), The Vampire Diaries invece tende a mischiare le carte presentando adolescenti e adulti che abitano indistintamente l’uno e l’altro mondo, anche se poi il focus narrativo e il punto di vista privilegiati sono affidati ai teenager, a cui quelle degli adulti fanno da sfondo e servono come completamento. Difficile in questo contesto definire il ruolo del mondo adulto. In questa tipologia di teen drama infatti lo scontro adolescenti-adulti acquista una dimensione di secondo piano, perché il rilievo maggiore è dato all’opposizione bene-male che caratterizza la lotta tra i due mondi a confronto. Ovviamente questo non significa che gli scontri dei teenager con il mondo adulto (genitori e professori) scompaiano, ma che vengono subordinato al conflitto maggiore. Ecco che quindi gli scontri figli-genitori non riguardano più solo tutti i problemi derivati dall’età e dalla fase che i giovani protagonisti stanno attraversando, ma si ampliano fino ad includere incomprensioni derivanti dal segreto che essi portano con sé, per Buffy è quello di essere la “prescelta”, per Elena è quello di essere fidanzata con un vampiro. In questo senso c’è anche da rilevare la particolare situazione familiare in cui le due ragazze sono inserite: Buffy vive solo con la madre, mentre Elena vive con la zia Jenna e il fratello Jeremy dopo che i loro genitori sono morti, per scoprire nel corso della prima stagione di essere stata adottata. Quindi una tipologia familiare che si allontana da quella dei teen drama delle origini e che non fa altro che aumentare il legame tra l’adolescente e i suoi pari, come dimostra il fatto che sia Buffy che Elena rivelano i propri segreti prima agli amici e poi, quando proprio costretti, anche alle proprie famiglie.
Secondo aspetto. La dimensione liceale non scompare, perché è sempre nel liceo che avvengono gli avvenimenti che danno avvio alla narrazione, ma a diventare centrali sono gli ambienti in cui si svolgono le lotte tra bene e male. Tutti gli ambienti diventano quindi potenzialmente pericolosi per gli uomini, prima fra tutti quelli che in un certo senso sono legati nella mentalità comune all’idea dell’oscurità e del pericolo, dal cimitero di Sunnydale ai boschi di Mystic Falls. Anche le due cittadine, Sunnydale per Buffy e Mystic Falls per The Vampire Diaries, non vengono scelte a caso. Sunnydale (California) si troverebbe sulla Bocca dell’inferno, un portale tridimensionale che sprigiona forze malvagie; Mystic Falls (Virginia) sarebbe invece la città in cui da più secoli umani e vampiri coesisterebbero.
A questi luoghi “predestinati” ad accogliere e ospitare il male si affiancherebbero i luoghi che ogni adolescente comune frequente quotidianamente nella vita reale, luoghi che ritenuti sicuri da tutti finiscono per diventare i luoghi più pericolosi. Tra questi c’è il liceo per Buffy e la casa per The Vampire Diaries. È in questi luoghi infatti che si attuano o comunque hanno inizio gli scontri tra l’umano e il soprannaturale. Particolare è il ruolo della casa in The Vampire Diaries: da luogo di calore, amore, familiarità e sicurezza può trasformarsi in luogo di morte con un semplice “invito ad entrare”.
Terzo aspetto. La temporalità è immutata, nel senso che gli horror teen a carattere fantasy tengono come focus centrale della narrazione la fase teen delle vita giovanile: i protagonisti delle vicende sono teenager umani o vampiri e quindi è sulla loro vita quotidiana che si concentra la narrazione. Si tratta di un racconto svolto al presente, anche se alcune puntate di The Vampire Diaries fanno propria la dimensione del flashback per raccontare tutto quello che è successo tra il 1864 (anno in cui i fratelli Salvatore diventano vampiri) e i giorni nostri. Questi flashback sono fondamentali perché permettono al telespettatore di comprendere dettagli altrimenti inspiegabili, dall’odio tra Stefan e Damon al ruolo di Kathrine-Elena (prima stagione), dal ruolo della madre naturale di Elena all’inseguimento di Klaus (seconda stagione), dal passato di Stefan al passato di Klaus (terza stagione).
Quarto aspetto. I classici temi teen di amore, amicizia e sessualità, vengono declinati anche nella dimensione soprannaturale e soprattutto nel contatto tra i due mondi: l’amore tra l’umana Buffy e il vampiro Angel e tra l’umana Elena e il vampiro Stefan si fanno portavoce delle difficoltà tipiche dell’esperienza adolescenziale, ma contemporaneamente esplorano anche le difficoltà derivanti dall’unione di due mondi che, almeno nell’opinione condivisa, non possono coesistere perché troppo diversi e opposti. Non si tratta più solo di fermarsi alla realtà, ma di andare oltre, cercando di dimostrare che tutto è possibile, persino la convivenza e l’amore tra un cacciatore e la sua preda.
Quinto aspetto. Pur essendo state derivate rispettivamente da due soggetti già esistenti (l’omonimo film per Buffy e la saga letteraria di Lisa Jane Smith per The Vampire Diaries), entrambe le serie si presentano come perfetti esempi di Quality Tv.
Abbiamo l’uso di un cast variegato e complesso all’interno di ogni episodio della durata di un’ora, la creazione di legami familiari e amicali molti forti tra i protagonisti, la trattazione di temi controversi e l’intertestualità.
Ovviamente tutte queste similitudini derivano dalla comunanza di genere, ma essendo state prodotte e trasmesse in periodi diversi, rendono conto di alcuni cambiamenti narrativi e stilistici.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Formule tradizionali e dinamiche innovative nella fiction italiana. Il caso de I Liceali
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Masciadri |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue straniere per la comunicazione internazionale |
Relatore: | Aldo Grasso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 152 |
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