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Il gruppo, uno spazio condiviso per comprendere ed elaborare il trauma causato da un conflitto bellico: il caso di Israele.

Il Gruppo

Storicamente, i primi gruppi omogenei formati da persone colpite dal medesimo trauma bellico, si formarono in seguito alla guerra del Vietnam. Infatti furono proprio i veterani ad organizzarsi in “rap group” nei quali essi potevano raccontare le loro esperienze comuni, esternare i loro più segreti sentimenti e condividere il loro disagio esistenziale che altrimenti non sarebbero riusciti ad esternare con coloro che non avevano avuto l'esperienza di guerra.

Di fatto, i veterani con DPTS percepiscono le loro esperienze di vita come fondamentalmente diverse e incomprensibili per le non vittime; inoltre presentano componenti psicologiche quali l'alienazione, l'isolamento, l'impotenza, la diffidenza, l'anaffettività, il non controllo emotivo, l'irritabilità e la depressione.

Lo scopo dei “rap group” era duplice: da una parte si voleva dar sollievo ai veterani che soffrivano del trauma psichico, dall'altra si voleva suscitare consapevolezza riguardo a quelli che erano stati gli effetti devastanti della guerra. Proprio grazie alle testimonianze emerse dai “rap group” l'opinione pubblica iniziò a sensibilizzarsi sull'argomento e i veterani riuscirono nel celato intento di non essere dimenticati.

Nel corso degli anni '70 furono centinaia i “rap group” organizzati dalle associazioni dei veterani; basati tutti sul modello di sostegno tra i pari e sull'aiuto-aiuto. Da qui, si va formando la struttura di gruppo omogeneo che caratterizza una delle più accreditate terapie utilizzate oggigiorno.

Un'esperienza di terapia di gruppo fu quella condotta successivamente alla Seconda Guerra Mondiale da Wilfred R. Bion. Questa terapia consisteva nel raggiungere un approccio psicoanalitico attraverso un'attività giornaliera, di tipo pragmatico, atta a riabilitare le risorse coscienti e civili dei partecipanti. Egli cominciò ad occuparsi e a lavorare con gruppi di pazienti sofferenti per nevrosi da guerra: postulava infatti che la nevrosi fosse un problema trattabile sia a livello individuale sia con il sostegno del gruppo.

Tra il '40 e il '45 mentre era direttore del reparto di riabilitazione all?ospedale psichiatrico militare di Northfield, lavorò al cosiddetto “esperimento di Northfield” ovvero la costituzione della prima comunità terapeutica del dopoguerra in Gran Bretagna. Grazie a questo esperimento Bion poté verificare che avveniva un?attenuazione della nevrosi nei pazienti grazie all'attività di cooperazione all'interno del gruppo.

Nel reparto, i degenti ricreavano una disciplina tipica dell'esercito, basata sull'obbedienza, sulla cooperazione, sul rispetto delle regole e sulla finalità di battere il nemico comune (in questo caso la nevrosi da guerra) anche svolgendo in piccole unità attive i lavori necessari al reparto, dalla messa in ordine delle camerate, all'organizzazione della mensa, al rispetto degli orari, fino alle attività ricreative e terapiche.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il gruppo, uno spazio condiviso per comprendere ed elaborare il trauma causato da un conflitto bellico: il caso di Israele.

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Informazioni tesi

  Autore: Eva Coen
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Stefania Marinelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 108

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