Gli ecosistemi imprenditoriali e una breve analisi di alcuni ecosistemi italiani
Il global entrepreneurship index
Il global entrepreneurship index (GEI) è stato sviluppato al fine di misurare non solo la qualità dell'imprenditoria, ma anche quella degli ecosistemi imprenditoriali che la supportano. I “pilastri” che lo compongono sono quattordici, ed è importante specificare che questi non contribuiscono direttamente al valore finale del GEI, bensì viene applicato un algoritmo che individua le strozzature che ostacolano le performance dell'EE, penalizzandolo: un sistema per essere sviluppato deve avere dei valori equilibrati in quanto la performance scarsa di un pilastro può peggiorare quelle di tutto EE in modo più che proporzionale.
GEDI nel suo lavoro non mostra semplicemente i dati riguardanti gli elementi che sostengono l'EE, ma svolge anche l'importante compito di indirizzare l'azione politica.
Il limite principale dei valori forniti sembra essere che questi riescano a contenere solo dati puri che non mostrano la complessità dell'ecosistema per poter fare degli interventi.
Per fare ciò viene suggerito di creare una squadra di soggetti interessati alle politiche che possano dare una visione più ampia sulla situazione di ogni elemento, e in particolare quelli con strozzature. Un'integrazione di dati qualitativi e quantitativi può servire per condurre discussioni più utili su come alleviare quest'ultime, e quindi disegnare politiche coordinate per il miglioramento delle condizioni degli elementi che trattengono l'ecosistema imprenditoriale, oltre che a politiche mirate alla risoluzione di queste strozzature. Questo impegno per portare un risultato deve essere duraturo e concentrarsi sul coordinamento delle politiche tenendo sotto controllo l'evoluzione delle condizioni dell'EE, e mirando alla creazione di sinergie che possono massimizzarne il risultato.
I dati relativi alla situazione italiana non sono confortanti, anche se bisogna tenere in considerazione i livelli diversi di sviluppo a cui è soggetta, e anche per questo sarebbe auspicabile un'analisi a livello sub-nazionale, se non regionale. L'Italia è quarantaseiesima su centotrentasette paesi, e si posiziona dopo Cipro, Colombia e Romania, mentre paesi più simili all'Italia come Germania e Francia occupano rispettivamente il dodicesimo e tredicesimo posto. Nella tabella 3.1 è possibile vedere le performance dei paesi dell'UE. I pilastri di cui sopra vengono raccolti in tre sotto-indici: “attitude sub-index”, ATT, raggruppa qui pilastri che si ricollegano alla cultura e atteggiamento culturale, come la tolleranza del rischio, l'attività di networking e il supporto culturale; “ability sub-index”, ABT, include il capitale umano, l'opportunità di startup e la concorrenza e l'assorbimento tecnologico (intensità tecnologica delle attività di startup più quella generale); infine, “aspiration sub-index”, ASP, comprende innovazione di prodotto e di processo, l'alta crescita, l'internazionalizzazione e il capitale di rischio.
Scendendo più nel dettaglio della performance Italiana [...] è possibile dire che nel suo complesso il paese mostra sia punti di forza eccezionali che gravi mancanze. Il pilastro in cui mostra più vigore è quello dell'innovazione di prodotto, ma molto forte è anche quello del capitale di rischio. Tuttavia, il capitale umano e l'alta crescita sono i due limiti più grandi che ostacolano la performance dell'ecosistema e gli imprenditori, che GEDI evidenziano avere delle performance peggiori di paesi che sono stati sottoposti a regimi comunisti, come i paesi baltici, la Repubblica Ceca e la Slovenia. Infatti, è stato riconosciuto da più soggetti che uno dei limiti del sistema italiano è proprio la formazione terziaria. L'OECD (2016) riporta che il tasso forza lavoro con un'educazione terziaria risulta essere tra i più bassi: nel 2014 era solo il 18%. Inoltre, un altro studio della commissione europea afferma che l'Italia è fra le nazioni meno attive nello sviluppo di iniziative volte a elevare i livelli di istruzione della popolazione e a rendere maggiormente efficaci i processi formativi ai diversi livelli. I bassi livelli di scolarizzazione della popolazione sono fra gli elementi che deprimono i tassi di natalità imprenditoriale, in particolare nei settori a più alto contenuto di conoscenza (EACEA, 2013; GEM, 2014). Per quanto riguarda invece la bassa crescita delle imprese italiane è dovuta a fattori come il rifiuto ad aprirsi a capitali esterni per paura di perdere il controllo dell'impresa. GEDI (2017) evidenzia la situazione allarmante dell'Italia, non solo per questi suoi limiti, ma soprattutto per i continui declassamenti che sta vivendo a livello mondiale: dal 2008 l'Italia ha perso 20 punti, passando da 57.6 a 37.0 di oggi.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Gli ecosistemi imprenditoriali e una breve analisi di alcuni ecosistemi italiani
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Alice Martini |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Trento |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e management |
Relatore: | Sandro Trento |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 63 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi