Skip to content

Google Street View - Profili e problematiche tecnico giuridici

Il futuro di Street View al di là degli opposti estremismi

Allo stato dei fatti, l’unico modo in cui Google Street View ottempera attualmente ai dettami a tutela della privacy – che sono europei ma che potrebbero, in un non lontano futuro, essere internazionali – riguarda il diritto di accesso e la possibilità di opporsi al trattamento. Peraltro, queste garanzie vengono rese disponibili in maniera molto attenuata: per un duplice ordine di ragioni.
In primo luogo occorre notare che si tratta, pur sempre, di strumenti disponibili solo per le persone che abbiano un accesso alle tecnologie ICT.
Per quanto il numero di soggetti esclusi da questi strumenti diminuisca continuamente, non tenere in considerazione le persone, potenzialmente coinvolte da Street View ma che ancora non possono tutelare i propri diritti per via tecnologica, non solo costituisce una forma strisciante di discriminazione economica e sociale ma, soprattutto, apre un ulteriore vulnus alla esatta applicazione della normativa in materia di tutela dei dati. Questo profilo, assume dimensioni tutt’altro che marginali se si considera che Google ha dichiarato la propria intenzione di includere nel servizio anche immagini di luoghi, quali il Messico e il Sud Africa, in cui non può essere così scontata la larga diffusione delle moderne tecnologie. E, senza andare troppo lontani, le stesse preoccupazioni potrebbero forse ripetersi anche per alcuni paesi più vicini, quali alcuni Stati dell’ex Unione Sovietica, attualmente membri dell’Unione Europea. Inoltre, il fatto che queste forme di garanzia siano successive alla pubblicazione, attenua ancora di più la portata di questi strumenti.
Attualmente, la capacità di Street View di rispondere alle preoccupate richieste di un numero sempre maggiore di soggetti non è decisamente un’immagine vincente e responsabile.
Se la situazione attuale non dovesse trovare adeguate forme evolutive, capaci di rispondere agli interrogativi e alle aspettative indirizzate alla compagnia di mountain View, sarà difficile riuscire ad immaginare un futuro roseo per Street View. Certo non servono a distendere il clima affermazioni come quelle rilasciate al Cebit Technology Fair di Hannover da Michael Jones, portavoce ufficiale di Google per la diffusione tecnologica:
minacciare il ritiro di Street View dall’intero territorio europeo non risolve la delicata situazione e non giova certo ai programmi imprenditoriali della Google.
D’altra parte anche l’interpretazione della direttiva 95/46/CE deve essere attuata in coerenza con i suoi scopi, tra i quali occorre richiamare lo sviluppo più ampio possibile del mercato all’interno dell’Europa e, in un contesto globalizzato, necessariamente anche in un orizzonte internazionale.
Non solo: la stessa direttiva richiama più volte la necessità di non richiedere al titolare del trattamento adempimenti troppo onerosi dal punto di vista sia economico che tecnico. Purtroppo, per quanto ingenti possano essere la forza economica e l’avanguardia tecnologica di Google, sembra davvero improponibile la pretesa che il gigante statunitense chieda l’espresso consenso da parte di ogni singola persona coinvolta dalle operazioni di ripresa. Soltanto così si potrebbero superare tutte le eventuali censure ma si tratta di una soluzione che, allo stato della tecnica, risulterebbe straordinariamente dispendiosa e comporterebbe tempi davvero proibitivi per un soggetto obbligato a mantenere la propria competitività nel mercato.
Il futuro – sul quale già ora si proiettano scenari fino a ieri inimmaginabili, in cui sarà realtà un “internet delle cose” in cui, non solo i pensieri, ma anche le concrete entità dello spazio fisico potranno entrare in relazione tra loro, scambiandosi informazioni – potrà forse riservare nuove possibilità magari grazie ai sensori RFID, di cui attualmente si studiano i rischi.
Per il momento pare necessario accontentarsi della consapevolezza che un atteggiamento eccessivamente rigido rischierebbe di spezzare i delicati equilibri necessari affinché le notevoli potenzialità economiche e sociali, aperte da Street View, si dispieghino positivamente.
Di fronte ai due opposti estremismi, la linea di sviluppo indicata da paesi come Grecia, Svizzera e – al di là di alcuni atteggiamenti definiti “ossessivi” – soprattutto Germania sono sicuramente da considerare positivamente.
Tuttavia occorrerà un serio approfondimento al fine di evitare inutili fanatismi o, peggio ancora, soluzioni parziali e non compiutamente efficaci verso il reale obbiettivo cui devono tendere i contatti tra Google e autorità garanti: rendere il mercato un luogo sicuro per i cittadini senza privarli dei beni che in esso circolano.
D’altra parte anche Google potrà trarre beneficio da questo confronto, visto che le difficoltà incontrate in Europa sono solo una riproposizione in forma sistematica e analitica di tutte le problematiche che Street View potrebbe affrontare nella sua espansione a livello mondiale, soprattutto in un prossimo futuro quando gli attuali standard, disegnati dalla Conferenza di Madrid, dovessero diventare principi vincolanti. D’altra parte è già da parecchio tempo che anche negli USA si agita il dibattito sulla necessità di un approccio più sistematico e incardinato su uno strumento normativo generale di livello federale per la tutela della privacy. E, ancora, non è solo nel contesto occidentale che le problematiche rischiano di divenire sempre più stringenti, se già le autorità giapponesi hanno ottenuto da Google di ripetere tutte le operazioni di ripresa modificando le caratteristiche delle fotocamere, per renderle compatibili con l’architettura locale e la particolare conformazione delle strade dei quartieri popolari nipponici.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Google Street View - Profili e problematiche tecnico giuridici

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Andrea Sbettega
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Monica Palmirani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 118

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

accordo
borings
dati personali
direttiva 95/46/ce
germania
google
grecia
mibac
privacy
privacy by design
privacy international
pubblicità
regno unito
riservatezza
risoluzione di madrid
safe harbor principles
street view
svizzera
unesco
unione europea

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi