La Spagna nell'opera di Giuseppe Verdi

Ne Il Trovatore l’espressione delle passioni è l’elemento dominante: la violenza e l’intensità delle stesse è il motivo per cui si giustifica il titolo di questo paragrafo, che fa riferimento a una caratteristica ben precisa: il fuoco. Il libretto è in effetti caratterizzato dal ricorso a parole che fanno riferimento al campo semantico del «fuoco»: «foco», «brace», «arde», «fiamma», «vampa», «pira», giusto per dirne alcune.
L’immagine della fiamma è resa anche musicalmente, si può parlare di un vero e proprio «ideogramma musicale» della fiamma, come afferma Pierluigi Petrobelli.Le parole e la musica sono funzionali all’espressione degli stati d’animo dei protagonisti della vicenda: l’amore che vede Leonora oggetto delle mire di Manrico e del Conte di Luna; la gelosia e l’ira del Conte; l’amore materno e l’amore filiale, quest’ultimo presupposto del desiderio di vendetta della gitana Azucena. Per cui l’immagine della Spagna «romantica» è qui legata ancora una volta ai sentimenti, espressi nelle forme più esasperate; ma la particolarità de Il Trovatore è che il riferimento alle passioni di una zingara implica anche l’attenzione a un mondo popolare e non solo nobiliare, per cui si può parlare altresì di una Spagna «popolare». A questo bisogna aggiungere la presenza di un aspetto religioso, che si pone come contrasto all’amore e che si traduce nel ricorso ai cori di monache e monaci.