Modellazione Idrogeologica degli acquiferi carsici costieri finalizzata alla gestione della risorsa idrica:il caso del Salento (Puglia)
Il fenomeno dell'intrusione marina
Gli acquiferi costieri carsici mediterranei sono tutti affetti dalla problematica dell'intrusione marina. Il processo di salinizzazione delle acque, sia dovuto a cause naturali che antropiche, può modificare sostanzialmente le caratteristiche chimiche delle acque dequalificandone non solo la potabilità (secondo il D.Lgs. 152/99, che riprende la direttiva comunitaria EEC 80/778, il limite salino per utilizzo potabile è 150 mg/l) ma anche i possibili utilizzi irrigui.
In particolare in Italia il fenomeno dell'intrusione marina interessa quasi tutti gli acquiferi costieri con conseguente arretramento dell'acqua dolce che interessa buona parte delle coste.
Entrando nel merito, si definisce intrusione marina il movimento di acqua dal mare verso l'interno attraverso il sottosuolo. Le acque sotterranee dolci, essendo meno dense dell'acqua del mare (1 g/cm3 contro i 1,025 g/cm3), tendono a "galleggiarci" sopra. Nelle semplificazioni concettuali si ipotizza che l'acqua dolce si disponga sopra l'acqua salata definendo una linea di interfaccia netta. Nella realtà esiste una vera e propria zona di mescolamento o mixing zone, la cui ampiezza dipenda da fenomeni di dispersione e diffusione molecolare sia verticali che orizzontali, dalle fluttuazioni marine e dagli interventi antropici.
In condizioni naturali, dunque, l'intrusione marina può essere semplificata al fenomeno dell'intrusione laterale, ovvero la massa di acqua salata si infiltra nell'acquifero esclusivamente lateralmente dalla costa. Fattori che incidono su questo fenomeno sono l'eterogeneità delle formazioni rocciose e le fluttuazioni del mare.
Posizione dell'interfaccia
In tale fenomeno l'eterogeneità del sistema geologico ha una notevole importanza, infatti crea variazioni spaziali nelle proprietà idrauliche del mezzo che controllano il trasporto e perturbano il moto del flusso a differente scala (Diersch & Kolditz, 2002). Anche la scala dell'eterogeneità influisce sul fenomeno, infatti se su piccola scala, l'eterogeneità del mezzo ha una influenza minore sullo spessore della zona di interfaccia, macroscopiche variazioni creano vie preferenziali caratterizzate da moti anche molto rapidi (Cavache & Pulido-Bosch, 1997). L'altro importante fattore è quello delle fluttuazioni del livello del mare, soprattutto in quelle aree esposte a forti variazioni stagionali dove sono importanti i fenomeni di marea(Acworth et al., 2007).
L'intervento antropico può rompere l'equilibrio naturale del sistema. Rientrano tra le influenze antropiche che provocano intrusione marina attività come l'emungimento dall'acquifero di un volume idrico superiore o non commisurato alla ricarica totale, le modificazioni della linea di costa, l'urbanizzazione e la "cementificazione" del terreno, che riducono l'infiltrazione dell'acqua nel sottosuolo e quindi la ricarica naturale, lo scavo di canali o il loro approfondimento, e più in generale gli scavi eseguiti al livello piezometrico e la creazione di opere sotterranee.
Il fattore che però più influenza il fenomeno dell'intrusione marina è il prelievo di acqua attraverso l'utilizzo di pozzi. Si parla di intrusione dal basso o up-coning. In questo caso la massa di acqua salata, soggiacente alle acque dolci di falda, è richiamata verso l'alto da una depressione generata dall'estrazione da un pozzo di captazione. Si formano così quelli che vengono definiti "coni di intrusione". Il grado e l'estensione del cono di intrusione dipende da innumerevoli fattori, tra cui le proprietà idrogeologiche dell'acquifero, il tasso e la durata di prelievo, la posizione iniziale dell'interfaccia, il tasso di ricarica della zona, la geometria e le dimensioni del pozzo e la presenza di altri impianti di prelievo (Wirojanagud & Charbeneau, 1995; Saeed et al., 2002.).
Primo effetto di tale fenomeno sull'acquifero è la riduzione della disponibilità di acqua dolce. Basta infatti una contaminazione di meno dell' 1% di acqua marina per rendere inutilizzabile la risorsa a scopo potabile e spesso anche agricolo. In realtà, oltre all'impatto sulla quantità e qualità delle acque, il fenomeno dell'intrusione marina ha un impatto anche sull'ambiente, modificando la chimica dei suoli, riducendo la loro fertilità (Darwish et al., 2005; Qi & Qiu, 2011) nonché impattando sugli ecosistemi costieri e sulla flora locale (Saha et al., 2011).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Modellazione Idrogeologica degli acquiferi carsici costieri finalizzata alla gestione della risorsa idrica:il caso del Salento (Puglia)
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Andrea Romanazzi |
Tipo: | Tesi di Dottorato |
Dottorato in | Scienze della Pianta e Tecnologie per l'Ambiente |
Anno: | 2014 |
Docente/Relatore: | Maurizio Polemio |
Correlatore: | GiulianaTrisorio LiuzziFabioMilillo |
Istituito da: | Università degli Studi di Bari |
Dipartimento: | DISAAT |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 179 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi