Le operazioni di M&A nel settore energetico: l’internazionalizzazione delle imprese italiane

Attraverso le operazioni di acquisizione (in inglese “Mergers and Acquisitions” o più semplicemente “M&A”) le aziende intraprendono un percorso di crescita realizzato per via esterna. Si tratta di una modalità veloce di crescita, non di rado traumatica per l’assetto aziendale post-operazione e che trova spesso ampio eco sui mezzi d’informazione per i numerosi soggetti coinvolti a vario titolo nell’operazione, soprattutto quando le società sono quotate sui mercati azionari.
Oltre alla elevata velocità di realizzazione, la crescita per via esterna, e dunque, attraverso operazioni di finanza straordinaria, può risultare preferita perché è elevata la prevedibilità dei risultati futuri e spesso meno incerti i risultati dell’operazione, rispetto a quanto si realizza con le operazioni di crescita interna. Il vantaggio dell’espansione esterna è ancora più marcato quando le aziende obiettivo possono essere acquisite a un prezzo inferiore al valore effettivo.
Negli anni precedenti il mercato italiano dell’M&A è stato molto vivace, e ha avuto il suo momento di massimo splendore nel 2007 con 868 operazioni (fa segnare un nuovo record storico per l’attività M&A in Italia, con operazioni chiuse per un 9 controvalore di 147,7 miliardi di euro ,+ 47,7% rispetto ai 100 miliardi del 2006), merito di un mercato altamente rialzista caratterizzato da molta fiducia da parte del sistema bancario nel concedere credito alle aziende e da una spiccata propensione da parte delle società ad effettuare operazioni di finanza straordinaria.
Il 2007 oltre a rappresentare un anno record nel settore dell’M&A è stato anche l’anno che ha reso protagoniste le nostre aziende a livello internazionale, essendo stato il periodo nel quale più che in precedenza le nostre imprese hanno concluso acquisizioni di imprese estere, nell’ottica di perseguire una chiara espansione a livello geografico.
Per quanto il 2008 abbia resistito alla congiuntura negativa data dalla crisi economica (infatti ha registrato comunque 776 operazioni,un numero che se pur inferiore al numero di operazioni avvenute nel 2007, rimane superiore ai livelli degli anni precedenti presi in esame) che ha colpito l’economia mondiale, i dati che si riferiscono ai primi 6 mesi del 2009 mostrano una battuta d’arresto del mercato delle fusioni e acquisizioni.