Dalla Russia degli Zar all’URSS di Stalin: la condizione degli ebrei fino alla nascita dello Stato di Israele
Il dopo guerra
Con la fine della guerra, il regime iniziò a diventare sempre più sospettoso nei confronti del Comitato, soprattutto per il comportamento dei suoi leader che erano ormai diventati i rappresentanti della comunità ebraica sovietica, un ruolo che il Cremlino non aveva mai inteso incoraggiare. In effetti, il Comitato era in pratica diventato una specie di organo rappresentativo della minoranza ebraica, ed a guerra finita iniziarono a raggrupparsi intorno ad esso gli Ebrei dell’Unione Sovietica, nel cui seno la guerra mondiale aveva prodotto una grande rivoluzione: una notevole parte di essi, perfino coloro che avevano assimilato la cultura russa e si erano allontanati dalle tradizioni ebraiche, riacquistarono la coscienza ebraica e la sensazione di costituire una parte del popolo ebraico mondiale. Non bisogna dimenticare infatti che la guerra aveva reso l’identità ebraica una questione di vita o di morte; sotto la spinta dell’ideologia nazista milioni di persone che in comune avevano solamente la loro origine biologica erano state uccise. Dunque è chiaro che qualsiasi fosse il loro grado di integrazione, gli Ebrei sovietici emersero dalla guerra con un sentimento più vivo di solidarietà ebraica. Sull’atteggiamento degli Ebrei dell’URSS influì inoltre il contatto con i profughi ebrei della Polonia e di altri paesi occupati dai Tedeschi, e la riunione degli Ebrei dei paesi baltici nella grande famiglia dell’URSS. Nel frattempo nel luglio 1945 Epshteyn morì. Feffer prese il suo posto come segretario esecutivo e redattore dell’Einikait. Il Comitato iniziò ad entrare in frequente conflitto con la leadership sovietica e con la burocrazia. Ehrenburg ed i suoi collaboratori continuarono a premere per la pubblicazione del “Libro Nero”, ma non appena cessarono le ostilità belliche i tentativi di documentare le sofferenze ebraiche furono considerate come espressione di particolarismo ebraico. Anche Feffer comprese che le cose stavano cambiando, che l’atmosfera di libertà che aveva circondato l’attività del comitato durante la guerra era ormai un ricordo del passato. Nel 1946 quando egli pubblicò un’antologia di versi in traduzione russa, rimosse la poesia “Io sono un ebreo”; tali sentimenti non potevano più essere accettati.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Dalla Russia degli Zar all’URSS di Stalin: la condizione degli ebrei fino alla nascita dello Stato di Israele
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Andrea Angeli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze dell'amministrazione |
Relatore: | Giovanni Buccianti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 89 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi