Motivazione all'apprendimento e componenti cognitive ed emotive disfunzionali: il Disturbo da Attacco di Panico nel rendimento universitario
Il Disturbo da Attacco di Panico
Si intende per Disturbo da Attacco di Panico (DAP) una sindrome psicopatologica facente parte dei Disturbi d’ Ansia, caratterizzata dalla presenza di Attacchi di Panico ricorrenti seguiti da almeno un mese di preoccupazione persistente che ripiombi l’attacco.
L’ attacco di Panico è caratterizzato da un intenso periodo di paura e disagio (che dura massimo mezz’ora), accompagnato da un senso di catastrofe imminente. Si definisce Attacco di Panico in quanto quest’ ultimo è diverso dalla paura: quest’ ultima è un’ emozione che corrisponde ad un pericolo reale, mentre il panico è un “bugia” del cervello poiché l’ esperienza di terrore è soggettiva e non è in relazione ad un pericolo reale.
Esso è correlato a quattro sintomi somatici o cognitivi su tredici: palpitazioni, sudorazioni, tremori fini o grandi scosse, sensazioni di dispnea o soffocamento, sensazioni di asfissia, dolore o fastidio al petto, nausea o disturbi addominali, vertigini o sensazioni di testa leggera, derealizzazione (difficoltà a riconoscere l’ambiente circostante) o depersonalizzazione (senso di estraneità e distacco dal proprio corpo), paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire, parestesie o brividi, vampate di calore. (A. P. A., 2005).
L’ attacco ha un inizio improvviso e raggiunge l’apice in dieci minuti o meno;
esaurita la fase acuta, subentra la fase post-critica: il soggetto appare profondamente provato, esausto; entra in uno stato di prostrazione ed astenia fisica protratta, perché la crisi appena trascorsa ha sollecitato in modo intenso tutto il suo corpo. La persona sente un forte bisogno di dormire, di recuperare forze ed energie perdute. Ma al risveglio riaffiora quella sensazione angosciante di insicurezza e di precarietà riguardo la propria vita ed il proprio futuro. Così compare anche la “fobofobia”, la paura di aver paura.
All’esordio del fenomeno, l’Attacco di Panico è per lo più inaspettato; esso colpisce spesso in un momento di apparente tranquillità, e questo sconvolge ancora di più. A questo punto il soggetto comincia a non fidarsi di se stesso perché si rende conto di aver perso il controllo della situazione ed ha paura che si ripeta tale episodio traumatico: l’ attacco successivo diventa indotto dalla paura della paura.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Motivazione all'apprendimento e componenti cognitive ed emotive disfunzionali: il Disturbo da Attacco di Panico nel rendimento universitario
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Informazioni tesi
Autore: | Federica Spena |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Scienze e tecniche psicologiche |
Relatore: | Francesco Pace |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 61 |
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