Il rapporto tra lotta al terrorismo internazionale e tutela dei diritti umani: il caso del Comitato 1267
Il difficile rapporto tra sanzioni mirate e diritti umani
Il limite più importante all’applicazione delle sanzioni mirate previste dalla ris. 1267 è il possibile conflitto di tali sanzioni con i diritti umani la cui tutela è considerata come fondamentale da numerosi accordi internazionali nonché da norme di diritto internazionale generale. Tra gli accordi internazionali riguardanti la tutela dei diritti umani possiamo ricordare: la Carta delle Nazioni Unite, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR) e il Patto internazionale sui diritti sociali, economici e culturali (ICESCR). Se infatti le sanzioni generalmente inflitte agli Stati possono risultare massicciamente in contrasto con i diritti sanciti dagli accordi menzionati, tale possibilità non è del tutto esclusa per le sanzioni mirate. Le varie modifiche apportate alla struttura ed al funzionamento del Comitato 1267 rispondono infatti, almeno in parte dei casi, all’esigenza di una più stretta ed efficace tutela dei diritti umani.
Ad esempio l’applicazione delle misure previste dalla ris. 1267 e riguardanti le restrizioni alla libertà di movimento dei soggetti iscritti nella blacklist può risultare in contrasto con i diritti alla vita, alla salute, alla libertà di movimento, alla libertà di religione etc. Allo stesso modo il congelamento dei fondi riconducibili a soggetti iscritti nella blacklist del Comitato 1267 può essere considerato come contrastante con il diritto alla proprietà privata. Infine vi è l’aspetto, particolarmente interessante, della violazione dei diritti al giusto processo, ad un imparziale meccanismo di revisione, al risarcimento in caso di ingiusta sanzione. Inoltre lo stesso Consiglio di sicurezza dell’ONU ha più volte lasciato intendere che la lotta al terrorismo internazionale, quali che siano gli strumenti utilizzati, deve necessariamente avvenire nel rispetto dei diritti umani internazionalmente sanciti. Tale condotta del Consiglio di sicurezza può anche essere considerata alla base di nuove norme di diritto internazionale generale riguardanti il rispetto dei diritti umani nell’ambito della lotta al terrorismo.
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Il rapporto tra lotta al terrorismo internazionale e tutela dei diritti umani: il caso del Comitato 1267
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Informazioni tesi
Autore: | Ferdinando Maresca |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Simonetta Izzo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 64 |
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