Direttiva MiFID e servizi di consulenza in materia di investimenti

La turbolenta produzione legislativa degli anni novanta aveva consentito all’Italia di avere un ordinamento del mercato mobiliare sostanzialmente alla pari di quello degli altri paesi, ma nello stesso tempo aveva anche determinato alcune discordanze tra le varie parti delle quali lo stesso si era venuto arricchendo.
La legge comunitaria del 1994 delegò il governo ad emanare entro il febbraio del 1998 un Testo Unico delle norme in tema di intermediari e mercati finanziari e mobiliari, allo scopo di risolvere i problemi di coordinamento e di armonizzazione che le numerose discipline componenti l’ordinamento del mercato mobiliare avevano sollevato.
Inoltre, il governo fu delegato a modificare la disciplina concernente le società con azioni quotate sui mercati regolamentati e ad introdurre una serie di norme finalizzate al rafforzamento della tutela del risparmio e degli azionisti di minoranza in materia di collegio sindacale, poteri delle minoranze, sindacati di voto e rapporti di gruppo.
Diventava così possibile ridisegnare parzialmente lo statuto speciale delle società quotate, rendendolo coerente con la natura di società aperte al pubblico risparmio che le stesse necessariamente presentavano. E veniva messa in risalto la profonda connessione che esiste tra la disciplina del mercato mobiliare e la disciplina delle società che su quel mercato raccolgono il risparmio necessario per la loro attività.