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U Santu Patri: San Francesco da Paola, il padre del mare

Il culto di san Francesco da Paola

Il culto di san Francesco da Paola ha il suo centro in Calabria, terra che gli diede i natali e di cui è il patrono. In questi luoghi ha costruito i primi conventi e ha raccolto i primi seguaci, chiamati in principio Paolani, successivamente Minimi. Quest’ordine di sacerdoti è oggi presente in Spagna, Francia, Brasile, India.
Nel XVI sec. dai litorali calabresi la sua fama si diffuse in tutta l’Italia e soprattutto nelle città costiere. Persino il compositore Franz Listz nel 1862 gli dedicò una sonata per pianoforte intitolata St. François de Paule marchant sur les flots.
Il carisma di Francesco è stato certamente all’origine della sua fortuna ma l’istituzione dei conventi e l’azione evangelizzatrice dei frati minimi hanno sicuramente sostenuto lo sviluppo della devozione e dei festeggiamenti in suo onore. Come scrive Ignazio Buttitta: «Decisivo per l’istituzione e la diffusione di alcune feste è stato l’apporto dei diversi ordini monastici istallatisi con modalità e in tempi differenti nell’Isola. Più in generale l’organizzazione ecclesiastica e il proselitismo religioso hanno costituito uno dei veicoli più efficaci per la diffusione di modelli culturali anche non religiosi. […] un elemento decisivo è costituito dalla presenza di santuari, che ha favorito l’espansione a macchia d’olio dei relativi culti. Non può essere un caso che intere aree dell’isola siano interessate in maniera omogenea da stessi santi e stesse forme devozionali» (1999b: 174-175).
Tutti i conventi costruiti direttamente dal frate da Paola o in sua vece hanno funzionato come centri di propagazione del culto e delle declinazioni che esso ha assunto nei diversi centri italiani ed esteri.
Nei principali porti italiani come Palermo, Genova, Napoli esiste una statua che lo raffigura o una targa che ne celebra la potenza apotropaica. Centinaia di piccole e grandi imbarcazioni portano il suo nome e tutti i pescatori e marinai ne conoscono le gesta leggendarie e l’azione salvifica. Molte delle navi della Marina Mercantile Italiana recano nella parte anteriore una targa con il suo nome o la sua figura.
In Sicilia, San Francesco da Paola è rappresentato come un uomo anziano, con la barca bianca, sorretto da un bastone di legno, vestito con un povero abito nero, burbero, severo e, contemporaneamente, amorevole verso i figli proprio come un patriarca familiare e chiamato U Santu Patri. Pitrè lo descrive come:
«un Santo simpatico, attorno cui si raccolgono persone di ogni condizione» (1900: 61). Misasi, alla fine dell’Ottocento, scrive che «Il popolo dunque, nel cuore del quale Francesco di Paola vive con il suo vero carattere e con la sua vera figura, vede in lui il più compiuto rappresentante delle virtù della nostra razza e quindi giunge ad attribuirgli fin certi difetti che negli tempi antichi potevano anche essere delle virtù, come l’irosità pronta a giuocar le mani contro i potenti, i superbi e gli offensori. […] Ccu S. Franciscu l’aijano lu pani! Ccu nu vastuni d’ilice allu manu li sona lu tammuru a li filetta!» (1907: 25). Come afferma Giovanni Sole: «la tradizione ne fa un uomo di forte volere, di animo impavido, aspro di linguaggio con i potenti cui dice viso aperto i delitti ed i peccati e dei quali rifiuta l’oro, perché fatto di sangue del popolo» (2007: 7). La sua azione è invocata in tutte quelle situazioni che necessitano di un intervento soprannaturale nella risoluzione di conflitti altrimenti irresolubili nella prassi come infauste condizioni atmosferiche, biologiche e psichiche. In seguito all’attraversamento miracoloso dello stretto di Messina nel 1482 con il solo ausilio del suo mantello e del suo bastone gli si rivolgono preghiere atte a scongiurare tempeste, naufragi ed a propiziare un buon pescato.

Questo brano è tratto dalla tesi:

U Santu Patri: San Francesco da Paola, il padre del mare

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Informazioni tesi

  Autore: Francesca Paola Armilli
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Antropologia culturale ed etnologia
  Relatore: Ignazio Buttitta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 172

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Parole chiave

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