Non illudere, non illudersi, ma fare il possibile! Attivare le risorse per un'inclusione di qualità

Il Cooperative Learning si può definire come una strategia di apprendimento che valorizza il lavoro nei gruppi e possiede una doppia finalità: migliorare le relazioni e favorire l'apprendimento.
È un insieme di tecniche che consentono di condurre la classe facendo lavorare gli studenti in piccoli gruppi per attività di apprendimento ed al termine di ciò essi ricevono valutazioni in base ai risultati acquisiti. Mario Comoglio ha avuto un ruolo rilevante nella diffusione in Italia del Cooperative Learning, egli ritiene infatti che nell'apprendimento attivo si applicano intenzionalmente conoscenze ed abilità che consentono la piena acquisizione di padronanza del proprio apprendimento. L'apprendimento cooperativo oltre ad invitare gli studenti a lavorare e ad apprendere in modo attivo, consente di insegnare agli altri compagni del gruppo ciò che hanno appreso e questa è un'esperienza di notevole importanza. Ciò dimostra che l'apprendimento cooperativo consente agli studenti di essere allo stesso tempo anche dei tutor nei confronti dei loro compagni e ciò permette di apprendere in maniera più efficace, perché avviene un reciproco scambio.

L'apprendimento cooperativo inoltre ha una doppia valenza perché oltre a consentire gli apprendimenti disciplinari, consente di sviluppare e arricchire le abilità relazionali degli studenti. È inoltre un'esperienza ed un'occasione per confrontarsi con coetanei che presentano diversi talenti, abilità e culture diversi. Il ruolo dell'insegnante è quello di essere da supporto nel momento in cui si necessita di chiarimenti, ma rimane esterna al gruppo per non interferire sul lavoro che stanno svolgendo gli studenti in quanto la responsabilità di portare a compimento l'attività è degli studenti. Il sapere diventa più solido se costruito in gruppo e questa modalità di apprendimento lo consente, perché è basata sulla cooperazione e sul confronto all'interno di un gruppo di allievi che collaborano per costruire una nuova conoscenza che permette di organizzare e dirigere il lavoro di un gruppo di studenti. Il docente determina gli obiettivi di apprendimento e predispone i materiali da scegliere, struttura il lavoro in maniera adeguata, forma gruppi eterogenei, definisce i ruoli all'interno del gruppo, fornisce materiali necessari, dà una consegna chiara, infine valuta gli apprendimenti.

Nel Cooperative Learning il docente assume il ruolo di tutor, ovvero di facilitatore e organizzatore delle attività; ha dunque il compito di favorire le relazioni tra studenti, stimola le discussioni, facilita l'apprendimento, puntando sulla mediazione sociale.
L'apprendimento cooperativo possiede ottime potenzialità in quanto è una metodologia flessibile che può affiancarsi o sostituirsi alla metodologia tradizionale, permette di rafforzare la capacità di collaborare ed aiutarsi a vicenda, ma allo stesso tempo consente di sviluppare le competenze socio emotive degli studenti. È una metodologia che permette di pianificare una didattica molto coinvolgente ed è altamente inclusiva perché le diversità diventano un punto di forza per il gruppo, si viene a creare un ambiente collaborativo e non competitivo che crea le basi per la valorizzazione delle particolarità di tutti. [...]