La crisi dei mutui subprime e il salvataggio delle banche americane
Il conto da pagare
Il tenore di vita della maggior parte dei cittadini americani potrebbe non essere più paragonabile a quello goduto prima dello scoppio della bolla immobiliare. La bolla immobiliare aveva celato la reale natura delle condizioni economiche del paese, non così rosee come sembravano. Per molte fasce della popolazione le prospettive economiche sono deboli. Il reddito di milioni di americani risulta immutato da più di un decennio, tuttavia, malgrado la stagnazione o la diminuzione dei redditi, molti americani hanno continuato ad aumentare i consumi. Con lo scoppio della bolla sono stati travolti da una maggiore insicurezza economica e sociale, dal momento che più del 15% della popolazione americana è priva di assicurazione sanitaria.
L’economia statunitense necessita di una ristrutturazione, sarà indispensabile investire denaro pubblico ed impiegare risorse necessarie che dovranno spostarsi dai settori sovradimensionati e da quelli estremamente deboli ad altri con prospettive di crescita sostenibili.
In passato i piani per i salvataggi americani sono stati segnati da avvenimenti lunghi e complessi; nel 1989 tali salvataggi hanno avuto come protagonista il Presidente H. W. Bush che attraverso il Financial Institutions Reform Recovery and Enforcement Act modificò le norme nella speranza che tale legge potesse prevenire ulteriori collassi, dopo che l’industria del risparmio e dei prestiti aveva ricevuto aiuti. In particolare l’amministrazione Bush aveva abolito la Federal Home Loan Bank Board e la Federal Savings and Loan Insurance Corporation, creando diversi enti con specifiche funzioni, tra cui l’Office of Thrift Supervision, la Federal Housing Finance Board e la Resolution Trust Corporation, riconoscendo maggiori responsabilità a Freddie Mac and Fannie Mae per fornire supporto tramite mutui alle famiglie con reddito medio-basso.
Il recente e contestatissimo piano TARP approvato dal Congresso di Washington il 3 ottobre 2008 al termine della presidenza repubblicana di George W. Bush per salvare il sistema bancario americano è stato dettato dalla volontà del governo di far fronte alla crisi dei mutui sub-prime. Il programma è diventato legge nel 2008 comportando costi superiori rispetto a quanti previsti per quell’anno dal Congressional Budget Office di $431 miliardi; tale programma prevedeva un totale di $700 miliardi di mutui, titoli e altri strumenti finanziari, che potevano condizionare la stabilità dei mercati. Questi asset devono essere dichiarati “troubled” per ricevere l’assistenza del TARP e alle banche non è permesso l’uso di tale programma per recuperare le perdite.
Il governo ha effettuato prestiti con interesse sotto forma di salvataggi tramite il TARP; le banche statunitensi ed estere hanno richiesto aiuti per un totale di $245 miliardi e i dividendi, gli interessi e le altre entrate sono stati pari a circa $13.7 miliardi sui $169 miliardi già ripagati, con altri $4 miliardi ricavati dai certificati. Una speciale disposizione volta al recupero delle somme elargite dal TARP, con il denaro dei contribuenti, prevede che al quinto anniversario di tale programma l’Office of Management and Budget debba stilare un rapporto finanziario sul TARP da presentare al Congresso, al fine di evitare che il TARP contribuisca ad aumentare ulteriormente il debito nazionale.
Due anni dopo lo scoppio della bolla dei subprime, il collasso del mercato immobiliare obbligava Citigroup e Bank of America a prendere in prestito 669 miliardi di dollari dalla Federal Reserve. Il salvataggio del sistema finanziario da parte del presidente della Banca centrale americana, Ben Bernanke, sarebbe costato agli Stati Uniti oltre 1.200 Miliardi di dollari. Secondo i dati elaborati Bloomberg news, in base al Freedom of Information Act ovvero la legge sulla libertà d'informazione, Morgan Stanley avrebbe ricevuto 107,3 miliardi di dollari, Citigroup 99,5 e Bank of America 91,4 miliardi di dollari. Ad avere beneficiato dei prestiti non sono state, tuttavia, solo istituzioni finanziarie americane. Almeno metà delle 30 più grandi istituzioni ad aver ricevuto fondi sarebbero, infatti, europee. La Royal Bank of Scotland, ad esempio, avrebbe incassato 84,5 miliardi di dollari, la Svizzera Ubs 77,2 miliardi.
L'importo dei prestiti erogati dalla Federal Reserve nel dicembre 2008 in base ai suoi sette distinti programmi di sostegno all'economia, ammontava, lo si ripete, a 1.200 miliardi di dollari. Ovvero, tre volte le dimensioni del budget federale per quell'anno. Per fare un paragone, il TARP aveva un valore totale pari a 700 miliardi di dollari. Sempre secondo Bloomberg, i 1.200 miliardi di dollari erogati dalla Banca centrale americana furono sufficienti ad estinguere i 6,5 milioni di mutui americani relativi agli immobili il cui valore, al momento dell’erogazione, era inferiore all'importo del prestito. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
La crisi dei mutui subprime e il salvataggio delle banche americane
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Chiara Cicala |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Studi internazionali |
Relatore: | Alessandro Volpi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 291 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi