Il diritto alle privacy e le deroghe speciali a favore degli operatori dell'informazione

Prima di parlare di consenso al trattamento è utile accennare all’articolo 13 del Codice, il quale introduce la nozione di informativa al trattamento, passaggio fondamentale del consenso.
L’informativa è «la dichiarazione del titolare o responsabile del trattamento che fornisce all’interessato, avente ad oggetto le caratteristiche sull’utilizzo delle informazioni che lo riguardano»; ma è anche presupposto essenziale del consenso, perché l’effettività del consenso al trattamento dei dati personali si può assicurare, in maniera consapevole e in modo da assicurare la valutazione e il controllo da parte dell’interessato a un trattamento leale dei dati personali, solo se l’interessato è al corrente dei propri diritti .
Il consenso, infatti, costituisce il presupposto per la legittima utilizzazione dei dati che riguardano l’interessato. Precisamente, affinché il consenso possa considerarsi prestato validamente occorre che sia: espresso liberamente, prestato specificamente, documentato per iscritto e che sia stata fornita l’informativa di cui all’art. 1324.
Sono queste in sintesi le prescrizioni previste dal comma terzo dell’art. 23 del Codice privacy. In questo modo, si è rimarcato che l’oggetto del consenso deve essere determinato, vale a dire che deve riferirsi a determinate operazioni di un trattamento.
Si è inoltre esclusa la rilevanza delle dichiarazioni tacite o dei comportamenti concludenti dell’interessato.