Performance economiche, finanziarie e patrimoniali sul settore automotive : confronto tra Fiat e Volkswagen
Il confronto della struttura finanziaria degli impieghi delle fonti
Il primo aspetto che emerge dal confronto tra i due Gruppi è che quello tedesco ha un differente livello di capitale investito a causa delle sue maggiori dimensioni.
Infatti nonostante il Fiat Group possiede molti marchi, ne ha meno del Gruppo Volkswagen soprattutto nel settore automotive.
Il gruppo italiano tramite il marchio Fiat auto commercializza i prodotti dei marchi Fiat, Fiat veicoli commerciali, Alfa Romeo, Lancia e Abarth.
Possiede anche marchi importanti per la commercializzazione delle auto tra le più esclusive del mondo come Ferrari e Maserati.
Questo possiede anche il marchio per la commercializzazione di camion come Iveco, e la fabbrica dove vengono prodotti i motori per tutti i veicoli dei marchi del gruppo. Il Gruppo tedesco invece possiede marchi come Volkswagen auto, Volkswagen veicoli commerciali, Audi, Seat, Skoda e possiede anch’essa marchi di auto di lusso come Bentley, Bugatti e Lamborghini.
Come conseguenza il confronto evidenzia questa differenza di dimensioni in tutte le componenti dei differenti documenti di bilancio che compongono il bilancio consolidato di entrambi i Gruppi.
I due gruppi possiedono una struttura molto differente in termini di tipologie di durata degli investimenti e dei finanziamenti, infatti il primo si appoggia su una struttura piuttosto elastica, visto che il capitale immobilizzato si aggira attorno al 37 % in tutti e tre gli esercizi presi in considerazione, mentre il capitale circolante si aggira attorno al 63 %.
Il principale investimento in immobilizzazioni di questo, è quello in immobilizzazioni materiali, infatti la tipologia della principale attività del gruppo richiede ingenti investimenti in impianti e macchinari che per mantenere basso il livello dei costi richiede continui investimenti in impianti i quali devono essere sempre all’avanguardia per evitare che impianti obsoleti portino ad avere costi troppo elevati dovuti alla mancanza di efficienza degli impianti stessi.
Questa inefficienza potrebbe essere dovuta sia alla eccessiva manodopera richiesta, oppure allo spreco di materie prime acquistate.
E’ abbastanza elevato anche l’investimento in immobilizzazioni immateriali, tra cui l’investimento in pubblicità effettuato dal gruppo per effettuare il rilancio dei marchi del Gruppo;infatti il capitale immobilizzato aumenta lievemente da un esercizio all’altro.
Il capitale circolante è per la maggior parte formato dalle liquidità differite del gruppo, che tendono a ridursi nei tre esercizi presi in considerazione.
Il magazzino invece aumenta negli esercizi presi in considerazione.
Il gruppo Volkswagen invece tende ad avere una struttura che si può definire piuttosto rigida, visto che l’attivo immobilizzato si aggira attorno al 56,5 % nel 2005 e tende ad una lieve riduzione negli esercizi successivi; anche le tipologie degli investimenti in immobilizzazioni sono differenti da quelli del gruppo Fiat.
Questo gruppo ha effettuato forti investimenti oltre che in immobilizzazioni materiali, anche in immobilizzazioni finanziarie in modo da ottenere una congrua remunerazione anche dall’attività finanziaria del gruppo e non solo da quella operativa.
Il capitale circolante di conseguenza alla riduzione di quello immobilizzato aumenta negli esercizi presi in considerazione, passando da circa il 43,5 % nel 2005 al 47 % nel 2007.
Le attività del gruppo Fiat sono correttamente coperte maggiormente dalle passività a medio/lungo termine e dal patrimonio netto, e non dalle passività correnti, che sono utilizzate per coprire le attività correnti.
Le passività consolidate si riducono lievemente dall’esercizio del 2005 a quello del 2007, mentre il patrimonio netto aumenta in questi tre esercizi grazie all’emissione di nuove azioni ordinarie e all’accantonamento di parte di utili a riserve.
Il gruppo Volkswagen, presenta anch’esso il ricorso alle passività consolidate per coprire i propri investimenti in attività del gruppo, anche se questo effettua maggior ricorso del gruppo Fiat alle passività correnti.
Le passività consolidate e le passività correnti si riducono nei tre esercizi presi in considerazione, mentre aumenta lievemente il patrimonio netto.
Confrontando le tipologie e gli orizzonti temporali presenti tra attività e passività dei Gruppi presi in considerazione emergono differenti tipologie di strutture adottate.
Infatti il primo insieme di imprese preso in considerazione fa riferimento ad una struttura meno rigida avendo un minore attivo immobilizzato e un minore livello di passività consolidate.
Le immobilizzazioni del gruppo crescono nei tre esercizi a causa della crescita delle immobilizzazioni immateriali e materiali.
Il Gruppo come conseguenza di questo aumenta il proprio capitale permanente, per coprire questi maggiori investimenti e per ridurre contemporaneamente i debiti di medio lungo termine.
Il secondo Gruppo analizzato segue un andamento differente riguardo il proprio capitale immobilizzato, infatti tende a ridursi a causa della riduzione delle proprie immobilizzazioni immateriali e materiali.
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Performance economiche, finanziarie e patrimoniali sul settore automotive : confronto tra Fiat e Volkswagen
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Informazioni tesi
Autore: | Daniele Pellizzi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia aziendale |
Relatore: | Simone Scagnelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 64 |
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