Il processo tributario: in particolare il Giudice Tributario.
Il concetto di tributo
Entriamo adesso nel vivo della questione. L'art. 2 del D.Lgs. 546/1992, così modificato dall'art. 12 della legge 448/2001, attribuisce alla giurisdizione delle Commissioni tributarie tutte le controversie riguardanti i tributi di ogni genere e specie. Se dunque la nuova formulazione dell'art. 2 del decreto 546/1992 è questa, la nozione di tributo diventa il parametro esclusivo per stabilire se la controversia va attribuita o no al giudice tributario. Tale nozione - la cui utilità era stata messa in discussione da una parte della dottrina secondo la quale “la categoria è suscettibile di risultare fuorviante” - trova vita nuova nella novella del 2001, anche se già precedentemente era stata adottata in alcuni provvedimenti normativi.
Il riferimento generico a tutti i tributi impone di dare una specifica definizione di questa prestazione patrimoniale, risultato che si profila molto incerto, dato che il concetto di tributo è molto vasto e comprende le imposte, le tasse, i contributi e i monopoli fiscali. Infatti, nel nostro ordinamento non esiste una definizione legislativa di tributo, per cui tocca all'interprete discorrere dei tratti qualificanti di detta categoria.
E allora occupiamoci prima del contributo della dottrina e poi di quello della giurisprudenza.
Sui giuristi italiani molto ha influito la dottrina tedesca del diritto pubblico, che vedeva nel tributo un'espressione tipica della sovranità dello Stato. Nel diritto tedesco, infatti, troviamo un'esplicita definizione di tributo nell'art. 3, primo comma, dell'AO del 1977. Integrando semplicemente l'art. 1 del RAO del 1919, la definizione completa di tributo è la seguente “prestazioni pecuniarie, non collegate ad un servizio specifico dell'Ente pubblico, a carico di tutti coloro che siano vincolati da un rapporto soggettivo con il presupposto alla quale la legge ricollega la nascita dell'obbligazione tributaria”. La dottrina tedesca, affermando che le fondamenta del diritto tributario sono gettate in gran parte dal diritto costituzionale, ha precisato che proprio i principi fondamentali della Costituzione, nonché i principi generali dell'ordinamento, sono alla base del sistema tributario, specialmente il principio dello Stato di diritto e dello Stato sociale. Ciò comporta che il tributo viene inteso come immediata espressione della potestà tributaria dello Stato che a sua volta è strumento legittimo per promuovere lo sviluppo economico nel rispetto delle garanzie costituzionali.
Il tributo, insomma, deve perseguire l'obiettivo della stabilità e dello sviluppo economico attraverso la politica fiscale, la cosiddetta finalità extrafiscale, finalità che è ottenuta per mezzo di leggi cosiddette “interventiste”.
Risulta allora evidente che le caratteristiche principali del tributo, secondo la autorevole dottrina tedesca, sono la coattività di questa prestazione patrimoniale e soprattutto il perseguimento di uno sviluppo della società equilibrato, generale e complessivo.
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Il processo tributario: in particolare il Giudice Tributario.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesca Profeta |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Raffaele Perrone Capano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 187 |
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