Sostenibilità: il PTR e il contenimento del consumo di suolo
Il comune di Cassinetta di Lugagnano e il Piano a crescita zero
Cassinetta di Lugagnano (MI) è il primo comune italiano ad aver approvato una variante urbanistica a crescita zero.
La motivazione principale per cui l’amministrazione comunale ha scelto di adottare un piano di governo del territorio che non prevedesse espansioni e nuovo consumo di suolo, è stata la presa di coscienza della problematica del consumo di suolo e la necessità di porre un freno a questa attraverso un processo di pianificazione partecipato.
E’ stata quindi una scelta considerata quasi obbligata. “Una scelta che ha risposto: alla constatazione che se non si procede ad un cambio di strategia nella politica urbanistica, in meno di 100 anni, molte zone saranno completamente urbanizzate e conturbate; al fatto più generale che occorre evitare, laddove ancora non è avvenuto, il superamento del limite di territorio urbanizzato oltre il quale il sistema ecologico non è più in grado di auto-riprodursi; all’etica delle responsabilità verso le future generazioni.” (Finiguerra, 2009)
Il Comune ha adottato il Piano di Governo del Territorio nel marzo del 2007, ai sensi della L.R. 12/05. Le linee guida che hanno orientato le scelte di politica urbanistica sono state le seguenti: non procedere a nessun nuovo piano di insediamenti residenziali se non attraverso il recupero di volumi già esistenti o alla riconversione e recupero di aree industriali; puntare sulla valorizzazione del centro storico e del patrimonio artistico ed architettonico (il naviglio grande, le sue ville, i parchi ed i giardini); salvaguardare e promuovere l’agricoltura; promuovere la qualità ambientale e il turismo; opporsi alle grandi infrastrutture legate all’aeroporto di Malpensa.
La decisione di adottare la “crescita zero” quale faro della politica urbanistica, anche se già ampiamente prevista dal programma amministrativo, è stata confermata successivamente anche attraverso assemblee pubbliche aperte a tutta la cittadinanza.
I cittadini di Cassinetta sono stati chiamati a decidere con quale strumento si sarebbero dovute finanziare i servizi e le opere pubbliche necessarie alla vita di una comunità: ricorrere a nuove lottizzazioni oppure accendere mutui con conseguente ricaduta sulla fiscalità locale?
Dal dibattito che è sortito tra l’amministrazione (guidata dal sindaco Domenico Finiguerra) e i cittadini è emersa chiaramente la volontà di non deteriorare ulteriormente il territorio a nessun costo e che, come conseguenza di tale scelta, sarebbero stati accettati i provvedimenti di prelievo fiscale aggiuntivo necessari alla costruzione di opere pubbliche assolutamente necessarie; da parte dei cittadini, dunque, non c’è stata “nessuna levata di scudi in nome del motto giù le tasse” (Finiguerra, 2009).
Quindi l’amministrazione ha agito di conseguenza e coerentemente alle indicazioni emerse dal percorso partecipativo.
Il piano è stato predisposto perché rispondesse a questi precisi criteri: recupero e riutilizzo di volumi esistenti già edificati; programmazione di numerose piste ciclopedonali al fine di disincentivare l’utilizzo dell’automobile per brevi spostamenti; valorizzazione del patrimonio artistico e, soprattutto, paesaggistico; tutela del verde e salvaguardia dell’agricoltura.
Il PGT è stato adottato nel marzo 2007 e verrà attuato nel prossimo quinquennio. L’amministrazione rieletta nel maggio 2007, ha confermato in occasione della seduta di insediamento e di approvazione delle linee programmatica di mandato la stessa impostazione di politica urbanistica.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Sostenibilità: il PTR e il contenimento del consumo di suolo
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Informazioni tesi
Autore: | Diego Polga |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Politecnico di Torino |
Facoltà: | Pianificazione del Territorio |
Corso: | Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale |
Relatore: | Franco Vico |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 73 |
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