Sistemi locali e commercio internazionale: le Marche nel secondo dopoguerra
Il commercio estero marchigiano tra 1963 e 1966
Un’analisi degli scambi commerciali internazionali delle Marche, per la prima parte degli anni ’60, è possibile solo sulla base delle rilevazioni effettuate dall’Unione Italiana delle Camere di Commercio e dall’Ufficio Italiano dei Cambi riportate nel dattiloscritto dell’ISSEM “Un’analisi delle esportazioni e delle importazioni delle Marche – 1963-1966” pubblicato nel 1968.
Purtroppo, per la nostra Regione, come specifica l’ISSEM [ISSEM, 1968, 15], non esistono rilevazioni del movimento valutario generato dagli scambi commerciali internazionali prima del 1963 e dunque non è possibile estendere lo studio agli anni precedenti a questo anno.
Sia riguardo le esportazioni che le importazioni, le Marche rappresentano un movimento valutario minore dell’1% del totale nazionale per ogni anno del quadriennio considerato.
Nel 1966 i movimenti valutari della Regione relativi alle esportazioni hanno raggiunto i 43.066 milioni di lire, in aumento di 23.010 milioni di lire (cioè del 114,7%) rispetto al dato del 1963 (20.056 milioni); le importazioni, sempre nel 1966, hanno invece generato un movimento di 21.399 milioni di lire, in aumento di 1.825 milioni di lire (+9,3%) rispetto al dato del 1963 (19.573 milioni di lire). Se confrontiamo la situazione regionale con quella nazionale e dell’Italia Centrale, rileviamo che l’evoluzione delle esportazioni nelle Marche è stata nettamente superiore a quella italiana e ancor di più rispetto a quella del Centro Italia, mentre per le importazioni l’andamento è stato in linea con quello complessivo del Paese: posti pari a 100 gli indici dei movimenti valutari sia delle esportazioni che delle importazioni per l’anno 1963, vediamo che nel 1966 l’indice delle esportazioni è passato per le Marche a 215, per l’Italia a 163 e per l’Italia Centrale a 143, mentre quello delle importazioni è salito fino a 109 per le Marche, a 102 per l’Italia e a 98 per il Centro.
Il saldo export/import è per la Regione favorevole per tutti e quattro gli anni, passando da un avanzo di 483 milioni di lire nel 1963 ad uno di 21.667 milioni nel 1966.
Opposta è invece la situazione per il Paese nel suo complesso e per il Centro Italia: per l’Italia il saldo negativo passa dai 2.113.812 milioni di lire del 1963 ai 476.485 milioni di lire nel 1966 e da 232.331 milioni nel 1963 a 37.713 milioni nel 1966 per il Centro.
Le merci esportate dalle Marche sono dirette in prevalenza verso i Paesi CEE (16.580 milioni di lire nel 1966, pari allo 0,96% del totale dell’export italiano verso la CEE, con un aumento del 143,7% rispetto a tre anni prima – 6.804 milioni, pari allo 0,72% del totale italiano verso la CEE nel 1963), presso gli Stati Uniti (13.174 milioni di lire nel 1966 pari al 2,57% dell’export italiano diretto negli USA, con un incremento del 130,7% rispetto al 1963 – 5.710 milioni, pari all’1,89% dell’export italiano diretto verso gli USA in tale anno) e verso il Regno Unito (1.535 milioni di lire nel 1966, pari allo 0,51% dell’export nazionale destinato verso il Regno Unito ed aumentate del 66,13% dal 1963 – 924 milioni, pari allo 0,45% delle esportazioni italiane destinate al Regno Unito nello stesso anno).
Per quanto riguarda le importazioni, invece, gli Stati Uniti compaiono al primo posto con un movimento valutario di 6.815 milioni di lire nel 1966, pari allo 0,79% del totale dell’import italiano dagli USA ma in diminuzione del 3,57% rispetto a tre anni prima – 7.067 milioni di movimento valutario nel 1963. Seguono poi i Paesi della CEE con un movimento di 4.248 milioni di lire, pari allo 0,25% del totale delle importazioni nazionali derivanti dalla CEE ed in aumento in confronto al dato del 1963 (3.639 milioni di lire) del 16,7%, e il Regno Unito, dal quale si importano beni per un valore di 1.837 milioni di lire (0,29% del totale del Paese dal Regno Unito), con un incremento rispetto al valore del 1963 del 96,5%.
In sintesi, possiamo rilevare una concentrazione rispetto ai Paesi CEE sia delle esportazioni che delle importazioni, evidente conseguenza dell’istituzione del Mercato Comune. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Sistemi locali e commercio internazionale: le Marche nel secondo dopoguerra
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Luca ATTOLICO |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università Politecnica delle Marche |
Facoltà: | "Giorgio Fuà" |
Corso: | Classe n. 17 |
Relatore: | Augusto CIUFFETTI |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 133 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi