Strumenti e Best Practice per la gestione del collaudo in scenari reali
Il ciclo di vita del collaudo
La definizione e la valutazione di un processo è un’operazione molto difficile in quanto strettamente dipendente dal contesto e dall’ambiente in cui taleprocesso viene impiegato. Inoltre accade spesso che i processi legati allo sviluppo del software nascano e si sviluppino in maniera disordinata in relazione al contesto locale. Questi processi, adatti alla esigenze della piccola impresa, si rivelano spesso inadeguati al crescere della complessità dei sistemi.
A differenza dell’adozione di nuovi tool la modifica di un processo radicato è un’operazione alquanto onerosa. Storicamente i primi decenni della storia dell’informatica sono legati al modello waterfall.
La struttura di questo modello è molto semplice e prevede alcuni step da eseguire in stretta successione temporale.
Come si vede in figura questo modellopone la fase di collaudo nella parte finale del ciclo di vita del software generando alcuni problemi.
Nel software risulta spesso difficile, se non impossibile, fissare in maniera definitiva i requisiti e capita sovente di aver lanecessità di effettuare piccole modifiche quando il prodotto si trova già inetà avanzata.
E’ per questo motivo che questo modello, rigido e sequenziale, risulta difficilmente applicabile allo sviluppo del software.
Successivamente sono stati sviluppati nuovi modelli più flessibili e dinamici che meglio si adattassero alle esigenze del software.
In particolare si è evidenziato come l’identificazione e la risoluzione di un difetto in giovane età potesseessere risolto ad un costo molto inferiore rispetto al caso caso waterfall.
E’ per questo motivo che è oggi opinione abbastanza comune che il processo di collaudo debba affiancare lo sviluppo del software sin dalla definizione deirequisiti del sistema.
Tale collaudo viene definito “collaudo preventivo”.
Uno dei principali vantaggi dati del collaudo preventivo risiede nella sua capacità di definire in maniera più rigorosa i requisiti.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Strumenti e Best Practice per la gestione del collaudo in scenari reali
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Informazioni tesi
Autore: | Gianni Parini |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria informatica |
Relatore: | Enrico Denti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 132 |
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