La certificazione energetica - Analisi delle normative europee

La metodologia britannica è basata sulle emissioni di CO2, piuttosto che sull’energia fornita oppure sull’energia primaria, in modo da evitare confusione tra le definizioni di questi due tipi di energia, nonché per evitare comparazioni tra le varie fonti di energia ed evitare di dover definire differenti obiettivi a seconda dell’utilizzo di energia elettrica oppure di altri combustibili. Ultimo ma non meno importante scopo è il ricordare agli utenti che il principale obiettivo per il Regno Unito è il controllo delle emissioni di carbonio, in modo da raggiungere gli impegni presi nei trattati internazionali.
La metodologia di calcolo nazionale compara dunque le emissioni di anidride carbonica dell’edificio in corso di valutazione con quelle di un edificio ideale. Gli stessi strumenti di calcolo devono essere usati per il calcolo dell’energia degli edifici ‘standard’.
L’edificio ideale da utilizzare per il confronto deve avere:
- la stessa geometria, lo stesso orientamento e la stessa destinazione d’uso dell’edificio da valutare;
- modelli operativi standard, per permettere comparazioni coerenti tra edifici dello stesso tipo;
- gli stessi dati meteorologici dell’edificio da valutare.
Le emissioni di biossido di carbonio devono essere calcolate attraverso software di calcolo forniti dal governo. Per quanto riguarda gli edifici residenziali si tratta della “Standard Assessment Procedure for energy rating of dwellings” (SAP), mentre per gli edifici non residenziali è possibile utilizzare il “Simplified Building Energy Model” (SBEM) oppure altri software approvati, come modelli di simulazione dinamica, capaci di definire adeguatamente le caratteristiche di progetto dell’edificio proposto.