I ritardi nella scoperta delle frodi manageriali - Il caso BPL
Il caso Banca Popolare di Crema
Quello della Banca Popolare di Crema, istituto di credito lombardo acquisito da BPL nel 1999, è il primo dei due principali casi di acquisizione in cui la comunicazione resa dal Gruppo è risultata fuorviante ed ingannevole rispetto alla realtà dei fatti ed ha contribuito al ritardo nella scoperta del contenuto fraudolento di tali operazioni: secondo le comunicazioni di BPL, infatti, il Gruppo ha acquisito nel settembre 2000 il controllo di BPC attraverso un’Opas amichevole sul 100% del capitale, a 105 euro per azione (63 in contanti e 42 in azioni di Banca Federale Europea).
Gli accertamenti della magistratura nel 2005 riscontreranno invece che sin dal 1996 BPL é entrata illecitamente in possesso di una quota di partecipazione rilevante nel capitale di BPC, attraverso un contratto stipulato fra Fiorani, allora amministratore delegato della Banca Mercantile Italiana, controllata di BPL, e la fiduciaria elvetica Summa S.A.
Attraverso finanziamenti occulti a tale fiduciaria erogati da due banche estere16, finanziamenti garantiti da BPL, la Banca entrava quindi in possesso di circa il 34% del capitale di BPC sin dal 1996. Nel 1998, tali quote venivano poi cedute da BPL, al prezzo di 45 euro per azione, ed acquistate da alcune fiduciarie con sede in Svizzera ed in altri paradisi fiscali per conto di clienti rimasti anonimi; dietro queste fiduciarie, la magistratura ritiene si nascondessero i manager stessi di BPL, oltre che alcuni clienti e grandi azionisti della Lodi che avevano partecipato all’operazione.
Crema, i “compratori” rivendevano le proprie quote a 105 euro per azione, realizzando così una plusvalenza molto rilevante sui pacchetti acquistati soltanto due anni prima per quasi un terzo del valore. Alla vicenda seguì un procedimento giudiziario, originato da due segnalazioni della Consob e dalle dichiarazioni dell’ottobre 2001 di Giovanni Cerea, dipendente della Summa S.A., che sosteneva di aver rastrellato negli anni azioni della Popolare di Crema per conto di BPL.
Questo brano è tratto dalla tesi:
I ritardi nella scoperta delle frodi manageriali - Il caso BPL
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Informazioni tesi
Autore: | Filippo Crotta |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) |
Facoltà: | Comunicazione, relazioni pubbliche e pubblicità |
Corso: | Relazioni pubbliche e comunicazione d'impresa |
Relatore: | Pietro Alberico C. Mazzola |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 91 |
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