La dichiarazione di carattere non finanziario: l'informativa sul capitale umano
Il Capitale Umano: preziosa risorsa dell'azienda
L'organizzazione, in quanto significa essenzialmente “scelta di uomini e impiego di essi nel modo più economico compatibile con i diritti naturali della persona, costituisce fattore di primaria importanza per il buon andamento dell'azienda” (Onida P., 1971). L'esperienza dimostra che una buona organizzazione retta da capi di alta qualità e costituita di uomini accuratamente selezionati e ben collocati ciascuno al proprio posto, per attitudini, preparazione e altre qualità, permette all'azienda di superare felicemente le più avverse condizioni di vita, mentre le condizioni più favorevoli riescono vane e le migliori congiunture vengono sciupate da organizzazioni inefficienti, concepite o mantenute da capi al di sotto del proprio compito. Una cattiva organizzazione, non soltanto può mettere insieme uomini male scelti, ma spesso sciupa o non coltiva le buone qualità che gli uomini a disposizione dell'azienda potrebbero esplicare. Il lavoro bene organizzato, uomini comuni, non dotati di qualità straordinarie, possono raggiungere grandi risultati. Anche nelle forme più intellettuali di lavoro, come le ricerche di laboratorio, la progettazione, gli studi di mercato, ecc., la collaborazione riesce altamente feconda. Il successo delle aziende e in particolare delle grandi imprese sembra più legato alla sapiente coordinazione del lavoro di molti che non alla genialità di uno o pochi capi.
Già sappiamo che la concreta amministrazione dell'azienda presenta – come ogni altra attività pratica – aspetti economici ed extra-economici e non è quindi interamente dominata dai ragionamenti che possono farsi quando si consideri in astratto il solo aspetto economico.
È fuori dubbio che nella soluzione dei problemi concernenti i rapporti tra l'azienda e i lavoratori, nonché l'ordinamento sociale della produzione e distribuzione della ricchezza, i criteri puramente economici possono trovare limiti in superiori esigenze etiche se non altro per quanto ha rapporto con la tutela di inalienabili diritti della persona umana, a cominciare dalla libertà.
In vero, non solo l'etica ma pure l'economia richiede che nelle problematiche in ambito lavorativo si consideri attentamente l'aspetto morale umano perché la sua trascuranza prima o poi si tramuta, in abbassamenti del rendimento del lavoro.
Se la morale afferma che non è lecito trattare il lavoro umano alla stregua di una merce qualsiasi, l'economia insegna che solo entro certi limiti ed in un certo senso è possibile assimilare il lavoro ad un qualunque altro fattore produttivo, in quanto oltre che essere immorale, finisce per risolversi a danno della stessa efficienza economica e della solida prosperità delle aziende (Onida P., 1971).
Particolarmente degni di rilievo, anche per quanto riguarda l'efficienza economica dell'azienda, sono infine taluni caratteri propri del lavoro fornito da dipendenti.
Prima di tutto, questo lavoro è prestato da uomini e l'impiego dei servizi dell'uomo - come vedremo - soggiace a condizioni morali sconosciute all'impiego di altri fattori produttivi e tali da modificare, ove occorra, le astratte scelte puramente economiche.
In secondo luogo, il rendimento del lavoratore, è funzione oltre che dei salari, anche di complessi fattori relativi all'ambiente umano dell'impresa in cui il lavoro viene eseguito nel limite delle possibilità che questo ambiente offre al fine di sviluppare la personalità e le attitudini di ciascun lavoratore, anche al fine di correggere le qualità negative: in breve, di educare e perfezionare il lavoratore con lo strumento stesso del lavoro, così da ottenere il risultato economico di elevarne il rendimento, mentre si soddisfa l'esigenza morale di rispettare, coltivare ed elevare il lavoratore come persona.
Nei paesi industrialmente più progrediti, questi aspetti dell'organizzazione del lavoro vengono particolarmente curati; si è addirittura sviluppata una tecnica delle “relazioni umane” applicate ai rapporti fra le persone che su piani gerarchici diversi collaborano nell'azienda, e si attribuisce alla conoscenza di questa tecnica importanza non minore, ai fini del buon governo e del buon andamento delle aziende. [...]
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La dichiarazione di carattere non finanziario: l'informativa sul capitale umano
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Informazioni tesi
Autore: | Chiara Ferrante |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2018-19 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Amministrazione e controllo aziendale |
Relatore: | Francesca Culasso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 125 |
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